by Andrea Frighi
Eccoci al secondo appuntamento con la disciplina dell’appostamento. Oggi si parlerà di memoria, mimetizzazione e casualità.
Eccoci al secondo appuntamento con la disciplina dell’appostamento. Oggi si parlerà di memoria, mimetizzazione e casualità.
MEMORIA
Un
fattore da tenere in considerazione durante un appostamento è la MEMORIA. Memorizzate
qualsiasi spostamento dei vicini di casa del sorvegliato, cercate di capire
l’orario in cui una persona si allontana (o rientra) dal cancello
dell’abitazione a ridosso della quale siete appostati.
I
servizi solitamente non durano soltanto un giorno ma intere settimane quindi è
bene premunirsi ed essere in grado di capire quali possano essere i
pericoli e i soggetti cui si deve maggiormente fare attenzione.
Sapere in quale momento della giornata
una signora si affaccia sul balcone a stendere i panni, o un anziano porta a
spasso il cane, o una madre accompagna i figli a scuola vi permette di
comprendere quali sono gli orari “critici” in modo da non farvi vedere i giorni
successivi.
Le
modalità sono diverse: potete spostarvi in un’altra zona
(ricordandovi di rispettare i tre
criteri fondamentali), potete compiere il
giro dell’isolato proprio mentre uno di questi soggetti si sta allontanando e
ritornare in una manciata di secondi, potete scendere dal veicolo e fare un
giro a piedi rimanendo nei pressi della vettura senza essere individuati, e via
dicendo.
MIMETIZZAZIONE
Il concetto principale dell’appostamento
è quello di MIMETIZZAZIONE.
Il
detective deve risultare un tutt’uno con l’ambiente che lo circonda poiché è
l’unico modo per passare inosservati.
Il
segreto in fin dei conti è soltanto questo: mimetizzarsi, fare quello
che le persone si aspettano che voi facciate e comportarvi come se la peggiore
zitella del paese vi sta osservando dalla finestra.
Ogni vostro gesto deve essere
giustificato, ogni movimento inerente all’indagine dev’essere mascherato con
qualcos’altro per non destare sospetti in chi vi osserva, tanto durante un
pedinamento quanto durante un appostamento.
Vi
ho già mostrato gli esempi del binocolo e dello smartphone negli articoli
dedicati all’armamentario del detective, dove illustravo come scattare fotografie o
utilizzare il binocolo senza essere notati. Durante un appostamento la
situazione è identica. Poniamo che siete appostati da un’ora all’interno
del vostro autoveicolo e dobbiate rilevare la targa di un’autovettura che è
stata appena parcheggiata a una certa distanza da voi. Se la posizione non vi
permette di utilizzare il binocolo allora dovrete scendere dal vostro mezzo.
Non sarà sufficiente scendere dall’auto, avvicinarsi all’altro veicolo,
rilevare la targa e ritornare al vostro mezzo. Qualcuno potrebbe
notarvi da una finestra(magari il proprietario dell’auto) e comprenderebbe
immediatamente che vi siete avvicinati al veicolo per ottenere la targa. Al
contrario dovete nascondere il vostro gesto confondendolo con un altro.
Scendete quindi dalla vostra auto e portate il cellulare vicino all’orecchio
come se aveste in corso una conversazione ma nel frattempo attivate la funzione
del registratore vocale. Camminate serenamente e quando passate vicino
all’autovettura interessata date un’occhiata veloce alla targa segnandola sotto
voce per mezzo del vostro registratore. A questo punto non tornate indietro ma
proseguite oltre la vettura camminando come se nulla fosse successo. Sparite
dalla visuale dei potenziali “guardoni” per qualche secondo svoltando l’angolo
della strada (se potete tenete sempre sotto controllo il punto di
osservazione). Infine tornate alla vostra vettura sempre fingendo di parlare al
telefono. In questo modo chi ha notato la scena avrà semplicemente
veduto una persona chiacchierare al telefono. E’ un esempio banale ma rende
l’idea di quale sia l’atteggiamento corretto.
Alle
volte capita di trovarsi maggiormente “scoperti” nelle situazioni che appaiono
meno rischiose. Faccio un altro esempio: vi trovate
nel centro di una grande città e a ridosso dell’abitazione del vostro sorvegliato
è ubicato un bar con dei tavolini all’esterno. Per quanto crediate che
appostarvi all’interno di un’autovettura possa fornirvi un qualche tipo di
copertura, risulterete più “riparati” presso uno dei tavolini di quel
bar. Darete l’impressione di essere un individuo alle prese con la sua
colazione e sarete nascosti nonostante manchi un’apparente “copertura”.
Ricordatevi in questi casi di pagare in anticipo la consumazione in modo tale
da potervi allontanare senza fornire spiegazioni se le circostanze lo imponessero.
Seguivo un uomo in vacanza con l’amante in una nota
località turistica. I due sedettero a un tavolo esterno di un ristorante in
centro città e li udii ordinare un primo piatto. A quel punto mi accomodai
anch’io e ordinai una pizza. Mentre mangiavo riuscivo a scattare buone
fotografie ai due fedifraghi ma improvvisamente l’uomo e la donna pagarono il
conto e si allontanarono dal locale. Io avevo già terminato la pizza ma non
avevo ancora pagato. Non disponendo di banconote di piccolo taglio dovetti
lasciare cinquanta euro sul tavolo e andarmene senza avvisare e senza aspettare
il resto per non mollare il mio sorvegliato. In seguito venni a sapere che
l’uomo aveva avuto un’emergenza familiare ed era stato avvertito
telefonicamente che la madre si trovava in ospedale: per questo motivo aveva
abbandonato il ristorante in fretta e furia.
CASUALITA’
In merito alla mimetizzazione c’è un
fattore da tenere in considerazione: la CASUALITA’.
I
bravi investigatori tendono a colpevolizzare se stessi quando un servizio va
storto ed è una cosa positiva poiché comprendere l’errore permette di
migliorarsi. Anche in questo caso però bisogna evitare l’esagerazione e
non essere necessariamente iper-critici.
Può
capitare infatti che una circostanza vi sia avversa per un fattore
completamente casuale e sul quale non avete alcun controllo. Può
accadere che, pur essendo appostati in una posizione perfetta, rispettando
quindi i tre criteri accennati in questo articolo,
il vostro uomo vi individui per fattori che esulano dalla vostra
responsabilità: la vostra auto potrebbe ricordare al sorvegliato la vettura di
una sua ex-fidanzata e verrebbe immediatamente notata; i vostri occhiali da sole
potrebbero ricordargli un paio di occhiali che possedeva qualche anno prima,
cui era molto affezionato e che aveva incidentalmente perduto; il giorno
precedente qualcuno potrebbe avergli svaligiato l’appartamento così lui guarda
con sospetto chiunque gli capiti a tiro. Ho citato qualche esempio
all’apparenza divertente ma si tratta di effettive possibilità.
Per
questo motivo è fondamentale ottenere dal cliente (o ricercare preliminarmente
con un’analisi via web o tramite banche dati) più informazioni possibili sul
vostro uomo. Spesso il committente storce il naso quando richiediamo una grossa
mole di informazioni e si domanda se sono necessarie: la nostra
intenzione non è quella di ficcanasare nella vita privata del soggetto,
vogliamo solo eseguire al meglio il nostro lavoro ed essere preparati a tutto.
Si
conclude qui la seconda parte dedicata all’appostamento. Non perdetevi il
seguito la prossima settimana, si parlerà di punti di osservazione ed altre
tecniche.
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