by Andrea Frighi
Il pedinamento a piedi differisce da quello in auto o in moto per la mancanza di un mezzo da governare.
Il pedinamento a piedi differisce da quello in auto o in moto per la mancanza di un mezzo da governare.
Dovendo fare affidamento unicamente sul proprio corpo risulta un
po’ più semplice rispetto agli altri due tipi.Anche questa
modalità presenta però delle difficoltà. Andiamo ad analizzarle.
Il pedinamento a piedi sussiste
particolarmente in due occasioni: può darsi che un soggetto si muova unicamente
a piedi per cui bisognerà impostare l’intero pedinamento con questa modalità,
oppure può cominciare quando termina il pedinamento in auto (l’indagato
parcheggia, scende dal veicolo e voi cominciate il pedinamento a piedi).
In realtà anche se il pedinato si
sposta esclusivamente a piedi è buona
regola eseguire il pedinamento con due operatori, uno dei quali di supporto a
bordo di un’autovettura.
Questo
principalmente per due motivi: rimanere
appostati in auto fornisce una maggiore copertura perciò
quando il soggetto da pedinare avrà raggiunto la sua destinazione appostarsi a
piedi può risultare problematico e per evitare di essere notati facilmente è
sempre meglio disporre di un riparo in macchina.
L’altro
motivo è abbastanza scontato: se il vostro
indagato di punto in bianco decidesse di prendere un taxi, oppure si facesse
passare a prendere da qualcuno a bordo di un’automobile sareste
irrimediabilmente perduti se foste soli e a piedi. E’ vero che
qualora il sorvegliato salisse a bordo di un taxi in un’area dove è presente la
classica stazione dedicata, sarebbe sufficiente prendere il taxi successivo e
convincere il pilota a “seguire” il collega, magari aiutandovi con una cospicua
mancia. E’ anche vero che una situazione del genere vi pone totalmente nelle
mani del taxista, il quale non è un investigatore per cui non
ha esperienza nei pedinamenti. Inoltre bisogna essere bravi a
non spaventarlo eccessivamente e, come ripetuto più volte, evitare di riferire la vostra reale attività.
Anche in questi casi sarebbe meglio inventare la classica scusa.
Seguivo
un’anziana signora sospettata di sperperare indebitamente il patrimonio del
marito. Ella si spostava soprattutto a piedi e io ero solo. Un giorno salì a
bordo di un taxi e si allontanò. Salii immediatamente sul taxi successivo.
Questa fu la mia breve spiegazione: “Guardi so che le può sembrare strano ma le
devo chiedere di seguire quel taxi. A bordo c’è mia nonna e soffre di
Alzheimer, è uscita di casa mezz’ora fa ma quando va in giro non sa nemmeno
dove sta andando. Se riesce a star dietro al suo collega le pago il doppio
della corsa”. Con un po’ di fatica e grazie ad alcune mie direttive il pilota
riuscì nel pedinamento e io potei proseguire la sorveglianza. Quando pagai la
corsa e scesi dal taxi feci finta di correre incontro alla signora e il taxista
si allontanò senza sospetti. Come lo vidi allontanarsi mi fermai appena dietro
la donna fingendomi interessato a una vetrina per non insospettire chi mi stava
guardando, poi proseguii il mio pedinamento.
Durante il
pedinamento a piedi è necessario comportarsi normalmente, senza eseguire mosse
sospette o movimenti strani.
In fin dei
conti il segreto è tutto lì: giustificare
agli occhi degli altri (e del vostro sorvegliato) ogni vostra mossa.
Ho già spiegato come bisogna comportarsi quando il sorvegliato si volta di
scatto e cammina verso di voi nell’articolo Il
pedinamento: visione d’insieme, pazienza e resistenza, potrei però
citare migliaia di esempi.
Per farne uno: il pedinato si ferma
improvvisamente e osserva una vetrina? L’ultima cosa che dovete fare è fermarvi
all’istante e tentennare. Se qualcuno sta osservando la scena capirà
immediatamente che state seguendo quell’uomo e del pericolo di questa situazione
ho già parlato nell’articolo La regola fondamentale del
detective. Proseguite invece a camminare come se niente
fosse e sostate pochi secondi dopo in tutta tranquillità osservando un’altra
vetrina. Oppure abbassatevi ad allacciarvi le scarpe come se fosse il gesto più
naturale del mondo. In questi frangenti non perdete di vista il vostro uomo
gettando di tanto in tanto delle occhiate. Agendo in questo
modo nessuno, tanto meno il vostro sorvegliato, potrà accorgersi che lo state
controllando.
E’ scontato
che più il vostro uomo vi vede più è facile che vi possa riconoscere in futuro
ma alle volte si presentano occasioni in cui tale circostanza è inevitabile per
cui, quando accade, approfittate per guardarlo velocemente negli
occhi e per capire se vi sta scrutando con sospetto.
Servitevi delle vetrine dei negozi
come fareste con lo specchietto retrovisore. Le vetrate permettono di osservare
le mosse del sorvegliato attraverso il riflesso ed è uno dei modi più sicuri
per notare quello che sta facendo senza essere individuati.
La distanza da tenere può variare a seconda della velocità del
passo del vostro uomo, dell’ambiente circostante e della quantità di persone
presenti in loco.
In generale
tenetevi a debita distanza quando vi trovate su una strada dritta, diminuitela
progressivamente all’altezza degli incroci quando c’è la possibilità che il
soggetto svolti. In questi casi allungate il passo e portatevi velocemente
all’inizio della via traversa: osservate dunque se il pedinato fa ingresso in
qualche civico posizionato proprio all’angolo.
E’ dibattuto
tra gli investigatori se si debba seguire una persona camminando dietro di essa
oppure sul lato opposto della strada (sempre a distanza ovviamente). La mia
opinione è: dipende.
Preferisco camminare dietro poiché sul lato opposto della strada
sarei più facilmente individuabile qualora al sorvegliato venisse in mente di
attraversare.
Camminando
dietro avrei minori possibilità di essere visto, infatti capita più raramente
che una persona si volti indietro, mentre è più frequente che attraversi una
strada. Anche qui però vi sono delle eccezioni: ho notato che un genitore che
porta a spasso bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni sarà costretto
spesso a girarsi per controllare quello che stanno facendo i propri figli, i
quali spesso camminano più lentamente dell’adulto poiché indugiano ad osservare
qualcosa o a giocare tra di loro. In questi
casi è meglio rimanere sul lato opposto della carreggiatapoiché
al genitore, voltandosi, potrebbe cadere inavvertitamente l’occhio su di voi.
In generale comunque dipende dalle situazioni.
Fate
attenzione ai luoghi affollati dove il rischio di perdere contatto è molto alto. Parlo dei
centri commerciali, delle stazioni metropolitane, dei mercati rionali, delle
fiere di paese. In questi frangenti è sufficiente distrarsi
mezzo secondo e potete dire addio alla sorveglianza. Nel
prossimo articolo imparerete a comportarvi adeguatamente in ognuna di queste
situazioni.
Quando siete
in pedinamento ricordate di segnalare ogni minimo movimento del vostro uomo
attraverso il registratore vocale. Come già spiegato nell’articolo L’equipaggiamento
del detective avete in mano uno strumento
potentissimo che vi permette di riportare ogni più piccola mossa del
sorvegliato in tempo reale, perciò sfruttatelo. Segnalate quando si abbassa per
allacciarsi una scarpa, con quale mano afferra un determinato oggetto, l’ora in
cui prende in mano il suo telefonino per una conversazione e l’ora in cui la
stessa termina, se citofona o apre con le chiavi ecc..
Memorizzate la sua camminata,
tracciate con il registratore una sommaria descrizione dei suoi lineamenti e
dell’abbigliamento. Queste operazioni non saranno più necessarie se riuscite a
scattargli delle fotografie poiché potrete portare a termine la descrizione
comodamente davanti al vostro pc.
Osservatelo attentamente per
comprendere lo stato d’animo in cui si trova, descrivete
qualsiasi persona incontri sul suo cammino. Queste potranno essere chiamate a
testimoniare in un secondo momento.
Segnalate per mezzo del registratore le vie percorse dal pedinato. Quando raggiunge
un indirizzo indicate precisamente il numero civico oltre a una breve
descrizione della palazzina. Anche in questo caso le operazioni non saranno
necessarie se scattate una fotografia all’immobile.
Una volta che
il vostro uomo è giunto a destinazione dovrete comportarvi come durante i sopralluoghi: assicuratevi che il sorvegliato non disponga di una via di fuga
alternativa costituita da ulteriori accessi all’edificio e appostatevi in
maniera adeguata. Osservate il quadro dei citofoni e scattate
una fotografia per avere un’idea di chi occupa gli appartamenti. Ulteriori
indagini saranno necessarie per capire chi ha incontrato il vostro uomo
all’interno, da effettuarsi solo se l’informazione è pertinente all’obiettivo
dell’investigazione in corso.
Altre volte,
seppur raramente, sarete costretti ad accedere alla palazzina
insieme al soggetto e salire con lui in ascensore per sapere a che piano si
porta. Sono situazioni al limite e necessarie solo quando
l’indagine si trova a un punto critico oppure quando sta volgendo al termine
(in questo caso potrete esporvi poiché non vi sarà la possibilità che il
vostro uomo vi veda in futuro). Vedremo comunque nel prossimo
articolo come comportarsi in questa situazione.
In tutto
questo non dimenticate la parte più importante del nostro lavoro: scattare fotografie! Fatelo ogni volta che
il soggetto entra o esce da un posto, esponendovi in base all’obiettivo
dell’indagine.
E’ possibile
che non riusciate a effettuare ottimi scatti mentre il sorvegliato accede a un
determinato luogo ma è inammissibile non scattare una
fotografia quando si allontana da esso. Quando il vostro uomo
fa ingresso in un civico il pedinamento si trova in pieno svolgimento per cui è
facile che perdiate l’attimo, soprattutto se siete all’inizio. Ma una volta che
il sorvegliato si trova all’interno di un edificio avete tutto il tempo per
sistemarvi e trovare una posizione ottimale per effettuare buoni scatti quando
uscirà.
L’esperienza
e l’esercizio vi permetteranno di scattare fotografie in qualsiasi situazione,
da qualsiasi angolazione e in qualunque momento dell’indagine. Ormai sono
in grado di immortalare il mio uomo anche se mi trovo a pochi centimetri da
lui, senza essere visto.
Seguivo
per conto di uno studio legale un ragazzo di colore sospettato di spacciare
cocaina. Per provare la condotta criminale del giovane mi finsi un acquirente
tossico e immortalai la conversazione grazie a una cravatta-spia acquistata in
uno spy-shop. Egli mi mostrò le buste contenenti la merce. Ovviamente non
acquistai la droga ma mi allontanai lamentandomi per la scarsa qualità visibile
ad occhio nudo. Tornai però carico di prove per lo studio legale
Di come
scattare fotografie senza essere individuati parleremo a fondo più avanti.
Seguite comunque le tecniche già illustrate nell’articolo L’equipaggiamento
del detective e ricordate di esercitarvi a
mascherare il gesto di fare una foto operando davanti a uno specchio oppure
monitorati da un vostro amico.
Nel prossimo
articolo parleremo delle situazioni maggiormente incontrate durante un
pedinamento a piedi e insegnerò a cavarvela in qualsiasi di queste situazioni.
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