by Andrea Frighi
Analizziamo ora nello specifico i vari tipi di pedinamento, cominciando da quello svolto a bordo della propria autovettura.
Analizziamo ora nello specifico i vari tipi di pedinamento, cominciando da quello svolto a bordo della propria autovettura.
Una
piccola premessa è obbligatoria: la strada è pericolosa ed è
vero che un detective esperto sarà in grado di destreggiarsi al meglio ma
tenete a mente che nessun Cliente, nessun lavoro, nessun guadagno
giustificano il fatto di mettere a repentaglio la propria incolumità.
Perciò
azzardate manovre al limite soltanto se vi sentite più che sicuri, altrimenti lasciate perdere, accogliete la predica
del vostro superiore e non abbiate timore.
Quando un mio collaboratore alle prime
armi perde contatto con il sorvegliato a causa di ostacoli non superati per
timore o inesperienza non mi sono mai sognato di fargli una ramanzina. Più
grave se mi nasconde di essere stato individuato. E’ necessario che l’operatore
riferisca immediatamente al proprio capo di essersi “bruciato” in modo che il
titolare di agenzia possa prendere le adeguate contro-misure. Non abbiate
timore, come già illustrato è capitato a chiunque di essere “beccato” dal
proprio uomo, anche più di una volta, per cui riferitelo immediatamente e
imparate la lezione per migliorare nel pedinamento successivo.
Quando
si tratta di pedinamento in auto è necessaria una seconda premessa: memorizzate
la targa del veicolo su cui viaggia il vostro sorvegliato. La nuova targa
dei veicoli italiani è composta da: 2 LETTERE; 3 NUMERI; 2 LETTERE, del tipo AA
123 BB. Non è sufficiente ricordare soltanto le prime due lettere e le ultime
due. Qualunque investigatore sa bene che è facile imbattersi in un veicolo
dello stesso modello di quello del sorvegliato che presenti una targa simile in
cui cambia soltanto un numero. Più di una volta all’inizio della mia carriera
ho perso tempo prezioso a tallonare un’autovettura identica a quella del
pedinato semplicemente per non avere letto attentamente i tre numeri tra le
lettere.
In
seguito l’esperienza insegnerà a distinguere il veicolo del vostro uomo
tra tutti quelli identici in circolazione poiché ogni automobile presenta
peculiarità proprie (può trattarsi di una macchia di sporcizia in un
angolo del lunotto posteriore, un adesivo sul parabrezza, una particolare
ammaccatura sulla carrozzeria) e sarete in grado di riconoscerla senza nemmeno
osservare la targa (qui siamo a un livello avanzato, se siete all’inizio
IMPARATE A MEMORIA LA TARGA e assicuratevi che corrisponda in tutto e per tutto
all’auto che state seguendo). L’esperienza aiuterà a dedurre l’anno di
fabbricazione dell’autovettura semplicemente conoscendo la targa ma si tratta
di un discorso che non interessa in questa sede.
Occupiamoci
ora del pedinamento vero e proprio. Un mio vecchio capo diceva sempre che
questo è assimilabile a una danza: dovete essere capaci di prendere le
misure al vostro uomo. All’inizio non riuscirete a destreggiarvi tra un
servizio e l’altro a causa della differenza tra le persone da seguire. Ad
esempio: se per una settimana siete stati dietro a un vecchietto che guida una
Panda viaggiando a una media di cinquanta all’ora è probabile che la settimana
successiva perderete immediatamente contatto se dovete seguire un giovane che
viaggia a bordo di un’auto sportiva pigiando sull’acceleratore. L’esperienza
vi insegnerà a prendere le misure nel più breve tempo possibile.
Senza
dimenticare i precetti basilari che abbiamo illustrato nell’articolo
riguardante l’autovettura del detective, esistono alcune regole auree cui è bene
attenersi durante un pedinamento.
Innanzitutto evitate
sorpassi azzardati o manovre particolarmente audaci quando siete nella visuale
dello specchietto del vostro sorvegliato. Se non vi aveva ancora notato
potrebbe individuarvi semplicemente a causa di un movimento temerario. La
guida deve essere fluida quando siete dietro al vostro uomo e manovre
azzardate devono essere compiute soltanto quando siete fuori dalla sua visuale
oppure quando l’indagine si trova a un punto in cui non vi potete
permettere di perdere contatto.
Vi ricordo che durante un pedinamento
bruciarsi è molto più grave che perdere contatto, tuttavia ci sono delle
eccezioni: se dopo una settimana di lavoro non avete in mano alcun risultato e
l’ultimo giorno il vostro uomo si incontra con l’amante è chiaro che dovete
osare un po’ di più. Sarà l’esperienza ad insegnarvi quando è il momento di
tallonare il pedinato da vicino.
In
generale il detective segue un soggetto lasciandosi una o al massimo
due auto davanti come copertura, ma fate attenzione perché il più
delle volte nelle grandi città e in condizioni di traffico particolarmente
intense bisogna tallonare il sorvegliato da molto vicino senza lasciare che un
veicolo si frapponga tra voi. Per questo motivo è preferibile che un
pedinamento nei grossi centri urbani sia svolto da un operatore in moto insieme
a un collega di supporto in auto.
Fate
attenzione alle rotonde, agli incroci, agli “stop” e ai semafori: se avete lasciato una considerevole distanza tra voi
e il vostro uomo accorciatela in questi frangenti poiché il rischio di perdere
contatto è molto alto.
Scegliete
con attenzione l’autovettura a bordo della quale svolgete il pedinamento. Evitate quindi di sorvegliare un soggetto che guidi
la vostra stessa auto poiché sarebbe individuata più facilmente, dal momento
che egli conosce molto bene il modello. Mi torna sempre in mente un’amica che
guidava una Citroen C3: ella non sapeva nulla di auto e tantomeno sarebbe stata
in grado di riconoscerne una ma ogni volta che scorgeva una C3 era solita
esclamare: “uh, una macchina uguale alla mia”. Questo mi ha portato a
considerare l’eventualità di cambiare autovettura ogni qual volta il mio
sorvegliato guidava il mio identico modello.
Un mio vecchio capo mi raccontò che durante una
sorveglianza il soggetto che pedinava gli si era avvicinato semplicemente per
discutere intorno al modello della sua auto, poiché il sorvegliato ne guidava
uno identico. Gli appassionati di auto si sa, non perdono occasione di
discuterne con chiunque.
In
generale chi possiede modelli di autovetture di tipo SUV (mi vengono in mente
modelli come Audi Q3 – Q5 – BMW X3 – X5 – Mercedes R) presta maggiore
attenzione a quei tipi di auto e non guarda le piccole utilitarie. E’ bene
quindi, se seguite uno di questi soggetti, utilizzare un’utilitaria per
smorzare il rischio di essere individuati. Allo stesso modo chi è proprietario
di modelli molto costosi (ad esempio Ferrari, Maserati ecc.) raramente noterà
la piccola autovettura. Questa è una regola da prendere con le pinze e da
seguire soprattutto all’inizio della professione: se non siete capaci
di eseguire un pedinamento il vostro uomo vi individuerà qualsiasi vettura
utilizziate, di contro se siete esperti state sicuri che non vi noterà nemmeno
se utilizzate il suo stesso modello.
Queste
quindi sono le regole generali, poi ogni pedinamento sarà una continua
scommessa e nella realtà ogni regola viene ribaltata poiché dipenderà dalla
situazione e dal soggetto che si ha di fronte. E’ chiaro che se il vostro
uomo non si è accorto di nulla dopo due giorni di sorveglianza, potete azzardare
a stargli molto vicino per minimizzare il rischio di perdere contatto. Al
contrario in certe condizioni sarete costretti a seguirlo da molto lontano
lasciando più di due auto davanti a voi come copertura e così via. Tutto
dipende dalle situazioni, dagli ostacoli che vi troverete ad affrontare e
soprattutto dall’obiettivo dell’indagine.
Per intenderci: un detective riesce a
ottenere numerose informazioni tramite un pedinamento e più notizie riporta più
il Cliente è contento. Ma se il vostro scopo è quello di “pizzicare” il
sorvegliato insieme all’amante, è inutile rischiare di avvicinarsi troppo
quando egli si reca da solo in edicola per comprare un giornale.
Inoltre
come già spiegato negli articoli sull’appostamento non sempre la responsabilità del detective è
totale: il vostro uomo potrebbe riconoscere il modello della vostra
auto a causa di fattori che sono fuori dal vostro controllo.
Seguivo un uomo sospettato di abusi sulla figlia
minore. Il pedinamento a bordo della mia Audi A3 grigia procedeva correttamente
quando l’uomo era da solo, ma ogni volta che egli si trovava insieme alla
bambina non riuscivo nemmeno a partire perché quando transitava accanto alla
mia auto si voltava inequivocabilmente per osservarla. La scena si ripeteva
tutte le volte che la bambina era con lui e per due giorni non riuscii a
seguirlo. Dal momento che l’obiettivo dell’indagine era provare che egli
maltrattasse la giovane, non avevo in mano alcun risultato. Il fatto che l’uomo
fosse sospettoso quando aveva con sé la figlia era apparentemente normale (dal
momento che era accusato di abusi) ma il modo in cui esaminava la mia auto
tutte le volte che iniziavo un pedinamento era fuori dall’ordinario. Decisi
perciò di cambiare macchina ed eseguii il pedinamento a bordo di una Volkswagen
Golf nera. Da quel momento il sorvegliato smise di osservarmi e risolsi
l’indagine in meno di una settimana, chiamando immediatamente in causa le forze
dell’ordine che colsero l’uomo in flagranza.
In seguito seppi che il nonno della fanciulla, cui ella era molto affezionata, guidava un’Audi A3 grigia dello stesso modello che avevo utilizzato durante i primi giorni di pedinamento. Con ogni probabilità il delinquente si voltava a guardare la mia auto incalzato dalla bambina che credeva di aver riconosciuto l’auto del nonno.
In seguito seppi che il nonno della fanciulla, cui ella era molto affezionata, guidava un’Audi A3 grigia dello stesso modello che avevo utilizzato durante i primi giorni di pedinamento. Con ogni probabilità il delinquente si voltava a guardare la mia auto incalzato dalla bambina che credeva di aver riconosciuto l’auto del nonno.
TECNICHE DI
PEDINAMENTO IN AUTO
Vediamo
cosa si deve fare durante un pedinamento in auto.
Come
detto è bene tenere davanti a voi un veicolo come copertura per evitare di
essere troppo vicini al vostro sorvegliato, in particolare quando siete fermi
ad un semaforo rosso. In quella situazione anche se il vostro uomo non
ha sospettato di nulla, se non avete un’auto davanti, potrebbe osservarvi dallo
specchietto semplicemente per curiosità. Se la stessa scena si ripete una
seconda volta qualche chilometro più avanti i vostri lineamenti potrebbero
rimanergli impressi e questo è un male per l’indagine perché aumenta il rischio
di essere individuati. Se non avete la possibilità di servirvi di
un’automobile come copertura osservatevi intorno e la visione d’insieme vi
suggerirà cosa fare: ad esempio se la strada è sgombra e al lato della
carreggiata c’è un parcheggio, accostate sino a che il semaforo non diventa
verde e ripartite quando lo fa anche il vostro uomo, magari permettendo a un
veicolo di sorpassarvi e utilizzandolo come copertura. Questa tecnica è
attuabile in condizioni di scarso traffico, quando lo stesso è intenso è
preferibile stare incollati al sorvegliato anche in presenza di un semaforo
rosso poiché accostando vi sorpasserebbero innumerevoli vetture e allo scattare
del verde perdereste contatto in pochi secondi.
Fate
attenzione alle automobili che lasciate davanti a voi, dovete essere in
grado di capire se il soggetto che utilizzate come copertura sia un tipo
sveglio oppure un “ritardato” alla guida. Purtroppo non c’è una regola che
permetta di distinguere queste due personalità, sarà l’esperienza a donarvi i
requisiti per scegliere accuratamente. In generale evitate di lasciar passare
vecchietti, signore di mezz’età o soggetti che hanno bimbi a bordo. Queste le
tre categorie di persone che guidano più lentamente. Poi ci sono un’infinità di
uomini, donne e ragazzi più impediti alla guida delle tre categorie sopra
descritte ma come detto soltanto l’esperienza vi permetterà di comprendere
quale soggetto sia d’intralcio. Alle volte basta osservarli in faccia, altre lo
capirete grazie ad alcuni gesti tipici che compiono, altre volte ancora da
manovre che hanno eseguito in precedenza e che voi avete osservato dallo
specchietto. Vi assicuro che in breve l’investigatore sarà in grado di
capire quale veicolo utilizzare come “copertura” e quale scartare
immediatamente.
Esistono
ad esempio particolari manovre che sono tipiche di chi non è esperto alla guida: un soggetto che abbraccia una curva come se stesse
trainando un rimorchio (sono quelli che per girare a sinistra si spostano
dapprima sulla destra e poi eseguono la svolta, confondendo il povero guidatore
dietro di loro) ha evidentemente paura di prendere la stessa troppo stretta e
di ammaccare la carrozzeria ma è un timore inutile, proprio di chi non ha
padronanza del mezzo. Oppure c’è il pilota che per superare una bicicletta si
discosta talmente da essa da invadere l’altra corsia (per paura di prendere il
ciclista), anche questo tipo di persona non ha idea di cosa significhi guidare
poiché non ha la consapevolezza dello spazio intorno a lui. Poi c’è la persona
che in condizioni di traffico intenso va completamente in panico, non sa cosa
fare ed è terrorizzata all’idea di prendere qualsiasi decisione tanto che
rimane immobile e paralizzata facendovi perdere tempo prezioso per il
pedinamento. In questi casi purtroppo suonare il clacson o lamentarsi non serve
a niente poiché non farete altro che mandare la persona ancor più nel
panico. In queste situazioni dovrete pazientemente aspettare che il
soggetto rientri nel pieno possesso delle sue facoltà, ma difficilmente questo
accade e voi perderete irrimediabilmente contatto. Ancora ci sono quelli
che per parcheggiare impiegano una vita bloccandovi la strada, quelli che fermi
a uno stop farebbero passare anche un camion che si trova a chilometri di
distanza e quelli che viaggiano nella corsia di sorpasso come fossero in pieno
centro storico.
Infine
esistono due pericoli: i pullman e i camion. Non voglio dire che i piloti di
questi mezzi siano poco svegli, tutt’altro. Il problema è che questi
veicoli sono lenti per natura e quando si frappongono fra voi e il pedinato, se
non avete la possibilità di superarli, potete dire addio alla sorveglianza.
Ricordate: durante
un pedinamento siete voi che comandate sulla strada. Sarete voi a decidere
chi potrà sorpassarvi oppure no, voi a decidere in quale corsia transitare e
persino in quale corsia debba transitare un altro veicolo. E’ vero che mosse
azzardate possono procurare pericoli agli altri, ma un pilota esperto sarà in
grado eseguirle ugualmente senza recar danno a nessuno. Se una manovra mette a
rischio l’incolumità di altre persone è una manovra sbagliata, una manovra che
non si deve eseguire. Punto.
In
condizioni di traffico intenso è preferibile tallonare il vostro uomo da vicino: spesso nelle grandi città è sconsigliabile frapporre
fra voi e lui persino una sola autovettura poiché il traffico è così intenso e
le strade talmente piene di ostacoli (sensi unici, semafori che durano a lungo,
rotonde, incroci ecc..) che perdereste irrimediabilmente contatto. Quando
la situazione ve lo permette escogitate piccoli trucchi che servono a
confondere il vostro uomo. Un banale esempio: siete in prima posizione
(quindi dietro al vostro uomo) ma la strada è talmente sgombra che la distanza
tra voi è consistente (diciamo dai 40 ai 60 metri). In questa situazione di
solito nessuno presta attenzione al veicolo dietro di lui poiché molto
distante. Ma se volete essere sicuri di confondergli le idee agite come segue:
se scorgete una traversa della strada che state percorrendo e il traffico ve lo
permette svoltate in questa traversa scomparendo dalla vista del soggetto,
eseguite una manovra velocissima e riportatevi sulla strada principale. In
questo modo se il pedinato aveva dei dubbi, ora se li è tolti: non potrebbe mai
pensare che l’autovettura che gli è dietro sia la medesima che in precedenza.
Allo stesso modo, traffico permettendo, potreste effettuare il giro completo di
una rotonda se il vostro uomo procede dritto, e ritornare in scia pochi secondi
dopo il suo passaggio, magari frapponendo tra voi anche un veicolo di
copertura.
Sembrano
trucchi superflui ma vi assicuro che sono fondamentali: un bravo detective sa guardare oltre, non si
sofferma sul momento presente ma esegue manovre che possano semplificargli la
vita nel futuro (quando la strada lo permette). L’investigazione è una
continua scommessa e non si può mai sapere cosa passa per la testa del vostro
sorvegliato, quindi è bene premunirsi in ogni situazione anche quando il
pedinamento sembra andare alla grande e il soggetto sembra “facile” da seguire.
Seguivo un uomo in una sperduta città della Calabria.
Egli lavorava in nero per non pagare l’assegno di mantenimento all’ex coniuge.
Per una settimana lo seguii con estrema facilità e raccolsi prove schiaccianti
in merito alla sua attività irregolare. Tanto che l’ultimo giorno peccai di
concentrazione e mi concedetti il lusso di seguire il soggetto da molto vicino
poiché in sei giorni non si era accorto di nulla. Dopo pochi chilometri egli
accostò al lato della strada, mi fece passare e mi scrutò dritto negli occhi
quando lo superai. Si era insospettito. Fortunatamente avevo già in mano tutti
gli elementi di prova e proseguii la marcia come se nulla fosse sospendendo
immediatamente la sorveglianza. Grazie a questo comportamento i dubbi del
sorvegliato si risolsero in una bolla di sapone e certamente si era
tranquillizzato vedendomi proseguire oltre.
In
generale il pedinamento in auto viene compiuto da due operatori. Così, mentre
uno guida, l’altro segnerà le vie percorse per mezzo del registratore vocale e
non perderà MAI di vista il sorvegliato, scattando di tanto in tanto qualche
fotografia.
Capita
spesso che il pilota debba eseguire manovre in cui è costretto a prestare
maggiore attenzione alla strada senza perciò controllare il soggetto
pedinato: è in queste circostanze che l’agente di supporto è
fondamentale. Mentre il pilota esegue la manovra, l’altro operatore
osserverà costantemente il pedinato e sarà in grado di riferire al compagno la
direzione presa da quest’ultimo.
E’
importante segnare le vie in cui transitate per mezzo del vostro registratore
vocale. Un report è più completo se s’indica
il percorso svolto dal vostro uomo con tanto di nominativi delle vie, e sarà
maggiormente considerato in sede giudiziaria perché inattaccabile.
Quando
siete soli la situazione si complica notevolmente poiché oltre a guidare
dovrete svolgere anche tutti i compiti dell’agente in seconda. Quindi: eseguire manovre senza mai perdere di vista
il vostro uomo, segnare le vie percorse, scattare fotografie. Un bravo
investigatore è capace di cavarsela in qualsiasi situazione, poi dipenderà dal
momento e qualche volta per non perdere contatto sarete costretti a sacrificare
fotografie o nomi delle vie (che comunque potrete prendere in un secondo
momento).
Come
già illustrato uno degli attimi più difficili di un pedinamento è il
momento in cui il sorvegliato parcheggia. In questi casi dovrete essere
svelti a comprendere le sue intenzioni e trovare un pertugio prima di lui,
oppure sorpassarlo e parcheggiare più avanti. Se siete in due, l’operatore di
supporto scenderà immediatamente a piedi per poter proseguire il pedinamento
sul soggetto mentre voi cercherete parcheggio e raggiungerete il collega in un
secondo momento.
Spesso
dovrete essere in grado di parcheggiare in una posizione tale da poter scattare
immediatamente una fotografia se il vostro uomo accede a un civico ubicato
nelle immediate vicinanze del luogo ove ha parcheggiato l’autovettura. In questi casi, una volta che il soggetto ha
raggiunto il civico, dovrete appostarvi in posizione idonea a monitorare sia
l’uscita dalla palazzina sia l’autovettura. Dovete essere infatti pronti a
ripartire una volta che il soggetto si allontanerà dall’edificio.
Se
egli si reca presso un esercizio commerciale con interni visibili da suolo
pubblico potrete comodamente scattare fotografie dalla strada, ma di questo
parleremo nell’articolo sul pedinamento
a piedi.
Nel
caso in cui il pedinato si rechi in un edificio molto distante rispetto a dove
ha parcheggiato, se siete in due avete due possibilità. O rimanere entrambi a
monitorare il civico cui ha acceduto il vostro uomo e proseguire insieme il
pedinamento a piedi quando egli si allontanerà, oppure un operatore può tornare
all’autovettura così potrà essere in grado proseguire il pedinamento in auto
nel caso l’altro perdesse contatto a piedi o non si accorgesse dell’uscita del
soggetto dalla palazzina.
Se
siete soli ovviamente non potrete fare altro che attendere a piedi il vostro
uomo presso l’edificio e seguirlo in tutto e per tutto. Quando siete
soli la concentrazione deve essere massima poiché non accorgersi che il
soggetto è uscito compromette l’intera sorveglianza: nessun agente di
supporto infatti sarà in grado di avvertirvi nel caso il pedinato ritorni
presso la propria auto.
Non
perdetevi l’articolo della prossima settimana, dove illustreremo i gesti e i
comportamenti tipici di una persona che si è accorta di essere pedinata.
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