domenica 14 aprile 2019

LA DEDUZIONE DURANTE UN' INDAGINE INVESTIGATIVA




by Andrea Frighi
Confrontandomi con i miei collaboratori emerge spesso il problema di quanto sia valida una deduzione in ambito investigativo, specialmente quando si sta svolgendo un servizio sul campo.
Mi spiego meglio facendo un rapido esempio, rivolgendomi ai collaboratori delle agenzie investigative.
Il vostro sorvegliato abita in Via Dei Glicini al nr. 87.
Vedete il sorvegliato uscire dalla propria palazzina a bordo di un’autovettura, così effettuate la sorveglianza per una buona parte della giornata. Osservate il vostro uomo svolgere varie commissioni, quand’ecco che, giunto al termine delle incombenze, l’uomo si dirige verso casa imboccando, al volante dell’auto, Via Dei Glicini.
A questo punto penserete che probabilmente il sorvegliato rincaserà al civico nr. 87, suo domicilio, e sarete tentati di abbandonare la sorveglianza, magari allontanandovi una volta che il pedinato ha svoltato nella sua via, per riprendere l’appostamento poco più tardi.
Ma è questo il giusto atteggiamento?
La maggior parte delle volte la risposta è NO, in realtà, a mio modo di vedere, la risposta è: DIPENDE.
Facciamo un passo indietro.
LA DEDUZIONE
Come avrete capito, il titolo di questo articolo è fuorviante. Nell’esempio riportato infatti, gli investigatori non hanno effettuato una vera e propria deduzione, bensì una ABDUZIONE.
Senza tirare in ballo la differenza tra le varie tipologie di inferenze e senza scendere nei dettagli (lasciamolo ai filosofi, che se ne intendono più di noi 😉 ), diciamo due parole sulla deduzione.
La deduzione fornisce, per antonomasia, un grado di certezza pari al 100%.
Partendo da due dati ipotizzati come veri, grazie alla deduzione si perviene a una conclusione inevitabile.
Per fare un esempio: il vaso contiene solo due sfere (dato vero), entrambe le sfere sono rosse (dato vero), se pesco da quel vaso, di che colore sarà la sfera? Rossa, ovviamente (conclusione inevitabile).
Esempio banale, ma rende l’idea.
L’ABDUZIONE
L’abduzione esprime invece una possibilità (la quale può avere un grado più o meno alto di probabilità).
Riprendendo l’esempio iniziale: imboccando Via Dei Glicini, dopo aver effettuato diverse commissioni, il sorvegliato PROBABILMENTE rincaserà al civico nr. 87. Non si tratta però di una certezza.
Può accadere che il sorvegliato abbia trascurato qualche commissione e che pertanto prosegua oltre al civico nr. 87 portandosi successivamente nella via traversa e da lì chissà dove, per ultimare le sue incombenze. Abbandonando la sorveglianza, non vedreste quello che fa.
Può accadere che la successiva commissione lo conduca in una zona ove, per raggiungerla, era necessario passare nella via di casa sua, pertanto non rincaserà nell’occasione.
Può accadere che riceva una telefonata improvvisa che lo avverta di un nuovo e imprevisto appuntamento.
Insomma, anche se si tratta di casi limite, le possibilità sono ipoteticamente infinite.
Pertanto non dovete MAI dare nulla per scontato durante un’indagine investigativa.
Le abduzioni aiutano (e molto!) l’investigatore. Fate attenzione però a non abusarne, e a non basare le vostre strategie investigative esclusivamente su esse.
POTETE AFFIDARVI ALLE VOSTRE ABDUZIONI?
Come dicevo, la risposta è: DIPENDE.
Da che cosa? Dall’obiettivo dell’indagine e dal livello di attenzione del vostro sorvegliato.
OBIETTIVO DELL’INDAGINE
Chiariamo immediatamente riprendendo l’esempio iniziale.
Poniamo che l’esempio sopra riportato riguardi un’indagine per infedeltà coniugale.
Se avete seguito il vostro uomo per l’intero arco della giornata e avete raccolto tutto il materiale probatorio necessario a una causa di separazione, con fotografie o filmati che immortalano l’adulterio, allora potrete tranquillamente affidarvi all’abduzione considerata nel campione iniziale.
Voglio dire: se al termine di una giornata estenuante di pedinamenti, ove avete raccolto tutte le prove necessarie a dimostrare l’infedeltà, il sorvegliato, tornando, svolta nella via di casa sua allora potrete tranquillamente lasciarlo andare, scomparendo dalla sua vista ed evitando di esporvi anche pensando a eventuali servizi futuri.
Al contrario, se l’obiettivo è quello di dimostrare un’infedeltà e durante il pedinamento non avete raccolto alcuna prova, allora è necessario seguire il sorvegliato anche nella via di casa sua, per evitare di perdere momenti chiave dell’indagine, anche laddove siano poco ipotizzabili.
L’investigazione è imprevedibile e non potete sapere cosa accadrà in un determinato momento.
Seguivo un dirigente d’azienda per un servizio di infedeltà coniugale. Quella sera, a detta della moglie, l’uomo avrebbe dovuto trascorrere la serata giocando a poker con gli amici, ma voleva accertarsene.
Il nostro sorvegliato passò la serata in compagnia di altri tre uomini, a casa di uno di questi. Era possibile che stessero effettivamente divertendosi con le carte da gioco.
Intorno alle 2 di notte l’uomo uscì da quella casa, salì in macchina e rincasò, parcheggiando l’auto all’interno del suo box.
Stavamo sospendendo la sorveglianza, quando vedemmo il sorvegliato uscire a piedi dalla saracinesca del garage. L’uomo attese qualche istante poi si incontrò con l’amante, che era corsa ad abbracciarlo. Dai discorsi capimmo che la donna era la sua vicina di casa e che quella sera non avevano potuto incontrarsi a causa di un impegno improrogabile della fanciulla, così l’uomo aveva trascorso la serata a giocare a poker con gli amici. Si erano incontrati per darsi il “bacio della buona notte”.
Non dare nulla per scontato vi permetterà di raggiungere risultati eccezionali: questo è quello che distingue un normale investigatore da un grande detective.
LIVELLO DI VIGILANZA DEL SORVEGLIATO
Affidarsi all’intuito e all’abduzione risulta utile oltre che necessario quando state seguendo soggetti particolarmente svegli e accorti.
Individui di questo tipo sono rari, ma capiteranno non preoccupatevi 😉 , perciò dovete essere pronti ad agire di conseguenza, ponendo in essere opportune strategie.
Al di là delle strategie, di cui abbiamo già parlato all’interno del blog, quando si ha a che fare con certi soggetti è buona norma affidarsi alle proprie abduzioni durante la sorveglianza, anche rischiando qualcosina in termini di risultati. Sarete così pronti al momento opportuno e, quando l’indagine sarà giunta all’istante decisivo, potrete tallonare il vostro uomo da vicino senza perdere nemmeno uno spostamento.
Tutto ciò sarà possibile proprio grazie al vostro comportamento precedente, quando avevate sacrificato momenti dell’indagine ma eravate riusciti ad evitare che il vostro uomo si accorgesse di voi.
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Seguendo le vostre abduzioni potrete organizzare al meglio i servizi. Ricordatevi ancora una volta di non predisporre le vostre strategie basandovi ESCLUSIVAMENTE su esse.
Faccio un altro esempio.
State seguendo un uomo per un caso di infedeltà aziendale. Egli usufruisce del permesso per malattia ma si sospetta svolga una seconda attività.
Siete in due e dovete raccogliere tutto il materiale probatorio per dimostrare che effettivamente il soggetto svolga un secondo lavoro.
Durante la prima mattinata di servizio, l’uomo esce di casa alle 08.00 e voi eseguite il pedinamento in due (è indifferente se a bordo di un’unica autovettura o di due auto). Riuscite a pedinarlo e a scoprire l’indirizzo del secondo lavoro del sorvegliato. Immaginiamo si tratti di un’autofficina.
Ora: se il sorvegliato si è recato lì il primo giorno, è molto probabile che anche il giorno successivo raggiunga il medesimo posto di lavoro.
Quello che dovete fare il mattino successivo, seguendo la vostra abduzione, è separarvi: un operatore si apposterà sotto casa del sorvegliato (per seguirlo sin da quando esce e scongiurare eventuali imprevisti); l’altro si apposterà davanti all’autofficina dove il sorvegliato si era recato il giorno precedente. Quest’ultimo collaboratore sarà in grado di effettuare ottimi scatti nel momento decisivo (quando il sorvegliato accederà alla ditta ove svolge seconda attività).
Nel caso sopra citato, quello che NON dovete fare è concentrarvi esclusivamente sull’autofficina, una volta scoperta la seconda attività svolta dall’indagato.
Come detto, non potete dare nulla per scontato.
Magari quel giorno il sorvegliato si era recato all’autofficina semplicemente per dare una mano a un amico: il giorno successivo si recherebbe al suo reale secondo posto di lavoro e voi lo perdereste.
L’esempio serve a far capire quanto le abduzioni siano sì molto importanti, ma fuorvianti se avete intenzione di basare le vostre strategie esclusivamente su esse.

Sitografia:
https://www.aenigmainvestigazioni.it/blog-del-detective/deduzione-indagine

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