domenica 14 aprile 2019

IL SENSORE DI UNA FOTOCAMERA DIGITALE




by Andrea Frighi
L’elemento fondamentale di una macchina fotografica è il sensore.
Nelle fotocamere digitali ha sostituito la pellicola, nonostante ancora oggi quest’ultima garantisca una resa migliore.
Andiamo a conoscere allora questo congegno elettronico, poiché l’investigatore dovrà prestare molta attenzione alle specifiche tecniche del sensore quando sceglierà la sua nuova macchina fotografica.

Infatti un sensore di maggiore qualità garantirà sempre e comunque foto migliori.
Vediamo velocemente cos’è il sensore: è uno strumento elettronico posto all’interno del corpo macchina, cui è demandato il compito di catturare la luce che proviene dall’esterno e rielaborare l’informazione restituendo lo scatto finale. E’ una proposizione semplicistica ma rende l’idea.
Il sensore è costituito da milioni di quadratini, chiamati pixel.
Per farla breve: immaginatevi una sorta di rettangolo costituito da milioni di quadratini più piccoli, i pixel appunto.
Andiamo a sfatare subito un mito.
La maggior parte dei novelli fotografi crede che la qualità di un sensore sia espressa in megapixel (milioni di pixel), pertanto crede che più alto sarà il numero dei pixel, migliore sarà il sensore.
Questo è parzialmente vero: un sensore capace di restituire fotografie dai 24 mp in su è sicuramente un ottimo sensore e restituirà foto dotate di una buona risoluzione, ma il numero dei pixel non è il parametro più importante da tenere in considerazione.
Ciò che realmente conta è la dimensione. In sostanza: a parità di megapixel, più un sensore è grosso, migliore sarà la sua resa.
Spieghiamo il perché.
Prendiamo ancora una volta il nostro sensore da 24 megapixel: 24 mp significa che all’interno del sensore sono presenti 24 milioni di pixel. Ma 24 milioni di pixel all’interno di un sensore molto piccolo restituiranno una resa nettamente inferiore rispetto a 24 milioni di pixel inseriti in un sensore di grandi dimensioni. Infatti nel sensore più piccolo i pixel saranno più piccoli e perderanno qualità, poiché cattureranno meno luce dei pixel più grossi. Se un pixel cattura meno luce, cattura anche meno dettagli: pertanto per aumentare i dettagli dovrà amplificare il segnale. Ma amplificare un segnale significa perdere di qualità, perché si verifica il fenomeno del cosiddetto “rumore elettronico”, che abbiamo già visto nell’articolo La Fotografia Investigativa: il valore ISO.
E’ questo in buona sostanza il motivo per cui un identico valore ISO non restituisce la stessa fotografia per tutte le fotocamere, poiché la stessa sarà migliore nella fotocamera con il sensore che presenta dimensioni maggiori (a parità di megapixel).
Da qui ne deriva che il primo parametro da valutare per un sensore è la dimensione.
La pellicola della vecchia macchina fotografica analogica è di dimensioni 24×36 mm. Ed è il formato più grosso in commercio: è anche per questo motivo che una macchina fotografica analogica, a parità di fascia, sarà sempre migliore di una fotocamera digitale. Proprio perché ha un sensore (pellicola nel caso delle analogiche) di dimensioni maggiori.
Pertanto se vi procacciate una fotocamera con un sensore delle dimensioni 24×36 mm (detto anche full-frame) potete stare tranquilli poiché avrete scelto un sensore di qualità.
Elenchiamo di seguito i vari tipi di sensore in commercio, indicandone le reali dimensioni.
  • FULL-FRAME: 24 x 36 mm
  • APS H: 19 x 28,7 mm
  • APS C1: 15,7 x 23,6 mm
  • APS C2: 14,8 x 22,2 mm
  • FOVEON X3: 13,8 x 20,7 mm
  • SISTEMA 4/3: 13 x 17,3 mm
  • 1/1,7: 5,7 x 7,6 mm
  • 1/1,8: 5,32 x 7,18 mm
  • 1/2,5: 4,29 x 5,76 mm
  • 1/2,7: 4 x 5,4
  • 1/3: 3,6 x 4,8
  • 1/3,2: 3,4 x 4,5
  • 1/3,6: 3 x 4
I sensori posti in fondo alla lista di solito sono quelli delle macchine fotografiche meno evolute, a salire quelli di fotocamere di qualità sempre maggiore, fino a quelle professionali.
DIMENSIONE SENSORE E LUNGHEZZA FOCALE
A seconda della dimensione del sensore cambierà anche l’angolo di campo ripreso da un obiettivo.
Un obiettivo 300mm pensato per un sensore APS C1 diventerà un 320mm (circa!) se montato su una camera con sensore APS C2. Questo perché nell’ultima camera il sensore ha dimensioni minori, e minore sarà anche l’angolo di ripresa, pertanto aumenterà la lunghezza focale.
Se montate vecchi obiettivi di macchine analogiche (pensati perciò per un sensore full-frame) su macchine digitali, gli stessi aumenteranno la loro lunghezza focale.
Questa è una curiosità utile per un detective, che spesso adopererà il teleobiettivo per riprendere soggetti a lunga distanza.

Sitografia:
https://www.aenigmainvestigazioni.it/blog-del-detective/sensore-fotocamera-digitale/

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