martedì 25 luglio 2017

LO SAPEVATE CHE.. FINO AL 1969 L'ADULTERIO VENIVA PUNITO CON LA RECLUSIONE?




L'art. 559 del cod. penale, fino a quando la Corte Costituzionale non lo dichiarò illegittimo (dicembre 1969), puniva l'adulterio con la reclusione. Anche se la norma valeva per entrambe i coniugi, nei fatti persisteva una condizione di disparità, in base alla quale la moglie era sempre punibile, mentre il marito era tacitamente autorizzato ad avere relazioni extraconiugali senza incorrere in alcuna sanzione penale ne condanna sociale. Solo nel caso avesse mantenuto pubblicamente una concubina, nella casa coniugale o altrove, la legge configurava il reato con pena fino a 2 anni di reclusione.

La norma, insomma, lasciava gli uomini liberi di tradire e, al tempo stesso, spingeva i mariti traditi, o presunti tali, a ingaggiare investigatori privati nella ricerca di prove che potessero incastrare le mogli. Così, quando le signore venivano colte sul "fatto", spesso l'agenzia investigativa richiedeva l'intervento delle forze dell'ordine che avevano l'obbligo di attestare ufficialmente la "flagranza" del reato adulterio.

La depenalizzazione del reato rivoluzionò profondamente l'atteggiamento sociale nei confronti delle infedeltà coniugali e comportò per gli investigatori privati una forte riduzione degli incarichi in questo ambito.

lunedì 24 luglio 2017

FACEBOOK: IL POST OFFENSIVO È DIFFAMAZIONE AGGRAVATA



Le offese su Facebook costituiscono diffamazione con l’aggravante del mezzo di pubblicità trattandosi di un mezzo di comunicazione virale.


Chi offende qualcuno attraverso un post o un commento su Facebook commette il reato di diffamazione aggravata: Facebook, infatti, al pari di qualsiasi altro social network, è ritenuto un «mezzo di pubblicità» per via della facile e rapida diffusione dei suoi contenuti. A confermare l’indirizzo ormai consolidato della giurisprudenza è una sentenza di ieri della Cassazione [1].

mercoledì 19 luglio 2017

SI PUÒ INTERCETTARE IL CONIUGE?




Il marito non può registrare la moglie (e viceversa) con l’uso di un registratore nascosto in casa propria.



Registrare una conversazione all’insaputa dei presenti è lecito, ma a condizione che ciò non avvenga tra marito e moglie all’interno della comune abitazione, negli altri luoghi di privata dimora (ad esempio la casa al mare o la camera dell’albergo durante le vacanze) oppure nelle relative pertinenze (ad esempio il giardino o il box auto). Il file con la foto o la registrazione audio/video sarebbe, infatti, inutilizzabile in un eventuale processo e, peraltro, l’autore potrebbe essere denunciato per illegittime interferenze nella vita privata.

mercoledì 12 luglio 2017

CASSAZIONE: LECITO REGISTRARE E FILMARE LE CONVERSAZIONI COL CELLULARE

Inoltre le registrazioni audiovisive effettuate da uno dei partecipanti costituiscono prova documentale valida e particolarmente attendibile.


Le registrazioni e i video col telefonino sono leciti e fanno prova in udienza.


Le registrazioni audio e/o video effettuate da uno dei partecipanti al colloquio o da persona autorizzata ad assistervi costituiscono prova documentale lecita e utilizzabile nel processo.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, terza sezione penale, nella sentenza n. 5241/2017 (qui sotto allegata). 

venerdì 7 luglio 2017

UOMINI CHE MENTONO ALLE DONNE: COME RICONOSCERE I BUGIARDI CRONICI



Raccontano imprese mirabolanti, millantano amicizie famose, le sparano grosse su tutto, come il chirurgo italiano Macchiarini che ha sedotto la producer americana convincendola che li avrebbe sposati il papa anche se erano divorziati. Puntano solo su partner in gamba, perché la loro vanità esige di conquistare persone intelligenti. Lo psichiatra Paolo Crepet spiega come smascherarli.

LE BUGIE TIPICHE DEGLI UOMINI QUANDO CORTEGGIANO E QUANDO CHIUDONO UNA RELAZIONE



Gli uomini mentono, si sa. A volte mentono per ferirci e coprire un tradimento, altre volte si tratta di piccole bugie a fin di bene dette più che altro per non complicare la relazione. Del resto anche le donne di tanto in tanto si concedono di ritoccare un po’ la realtà! Ci sono alcune bugie che sono estremamente frequenti fra le donne, ma si può dire lo stesso degli uomini.

IL VALORE DELL'EMAIL COME PROVA

La mail è ammissibile come prova anche senza la firma elettronica qualificata.




L’email può essere una valida prova documentale da utilizzare in causa, per dimostrare ad esempio un ordine di acquisto, una richiesta di pagamento, un’ammissione di debito, lo scambio di alcune comunicazioni tra più soggetti, ecc. A dirlo, a sorpresa, è il Tribunale di Milano con una recente sentenza [1]

mercoledì 5 luglio 2017

ACCESSO DEI CREDITORI ALLE BANCHE DATI DELLA PA: SI CONSOLIDA LA GIURISPRUDENZA E SI CONTINUANO AD ESCLUDERE LE AGENZIE INVESTIGATIVE E DI INFORMAZIONI COMMERCIALI

IL CREDITORE, IN PROPRIO E SENZA ALCUN AUSILIO DEI PROFESSIONISTI DEL SETTORE PUÒ ACCEDERE AD IMPORTANTISSIME BANCHE DATI




Una recente riforma del Codice di procedura civile, esattamente l’art. 492 bis, ha previsto, qualora non possa farlo l’Ufficiale Giudiziario, l’accessibilità diretta per il creditore ad alcune rilevanti banche dati

COME SI PUÒ SAPERE SE NELLA BANCA DATI DELLE FORZE DI POLIZIA SONO CONSERVATI DATI PERSONALI CHE CI RIGUARDANO?

Come sapere se siamo presenti nella banca dati delle Forze di polizia?


Il cittadino può fare una richiesta scritta per conoscere se ci sono propri dati nella banca dati delle Forze di polizia.

martedì 4 luglio 2017

REGISTRARE CON IL CELLULARE SI PUÒ FARE?

Posso registrare con il mio telefonino una telefonata (sia in uscita che in entrata)? Posso fare una ripresa video o foto di fatti o persone da utilizzare in causa?



È legale fare una fotografia, un video o una registrazione tra presenti, all’insaputa di questi ultimi, con il proprio telefonino, e poi utilizzare questi file in una eventuale causa come prova dei propri diritti? La risposta è sì ed a metterla nero su bianco è la Cassazione con una recente sentenza (Cass. sent. n. 5241/2017 del 03.02.2017)