mercoledì 5 dicembre 2012

INVESTIGAZIONI PRIVATE: FINE DELL'AUTOCERTIFICAZIONE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Scadenze in vista per il D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche: dal 1 gennaio 2013 le aziende che occupano fino a 10 lavoratori (quindi la quasi totalità delle agenzie di investigazioni private) non potranno più autocertificare l'avvenuta valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, ma dovranno anch'esse elaborare il documento di valutazione dei rischi (affettuosamente definito DVR) secondo le procedure standardizzate.
In vista dell'imminente scadenza del 31 dicembre 2012, la commissione sindacale di Federpol, coordinata da Giuseppe Giurlanda, ha sintetizzato (seppur non in modo esaustivo) i principali adempimenti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro posti a carico del datore di lavoro.

In estrema sintesi, si può affermare che:

MINI LICENZA PER L'INVESTIGATORE PRIVATO DIPENDENTE: COME OTTENERLA?


.."L'articolo di riferimento è il 257bis del Regolamento di Attuazione del TULPS, che prevede la possibilità da parte del titolare di un Istituto investigativo, di far munire di "mini licenza" un proprio
dipendente che svolge, dietro la sua direzione e controllo, attività investigativa.

Non è possibile richiedere autonomamente la "mini licenza", ma deve richiederla il Titolare dell'Istituto per un soggetto alle sue dirette dipendenze.

Inoltre, l'Allegato "G" del DM 269 2010 (clicca qui per scaricarlo) stabilisce i requisiti che deve possedere il dipendente per l'ottenimento della "mini licenza", che succintamente le riporto:

- avere un diploma di scuola media superiore
- aver svolto per almeno 3 anni attività di collaboratore per incarichi elementari
- partecipare ad un corso di formazione indetto da Università o da Enti regionali accreditati dal Ministero degli Interni, in materia di Investigazioni Private".

Piero Provenzano, Presidente del Comitato Studi Legislativi di Federpol.

Sitografia:
http://www.vigilanzaprivataonline.com/investigazioni-private/618-mini-licenza-per-investigazioni-private-come-ottenerla.html

mercoledì 5 settembre 2012

COMUNICAZIONE RELATIVA ALLA "CHIAMATA" DEL LAVORO INTERMITTENTE

La Direzione Generale per le Politiche dei Servizi per il Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la nota prot. n. 39/0011779 del 9 agosto 2012 con la quale fornisce le prime istruzioni tecnico-operative per effettuare la comunicazione di "chiamata" prevista per il lavoro intermittente dell'art. 1, comma 21, lettera b) della Legge n. 92/2012.

http://www.italdetectives.org/images/pdfstampa/nota_9_agosto_2012-chiamata_lavoro_intermittente.pdf

venerdì 29 giugno 2012

INVESTIGATORI PRIVATI E SICUREZZA SUL LAVORO



La sicurezza sul lavoro è una questione estremamente seria e non va sottovalutata nemmeno in ambienti lavorativi o per attività che, all'apparenza, possono apparire meno rischiosi di altri.
Investigazioni private incluse. Pensiamo solo al collaboratore che utilizzi il proprio mezzo per svolgere delle attività operative: chi si riterrà responsabile in caso di incidente? In che modo si possono tutelare i propri lavoratori e come si possono scongiurare le pesanti sanzioni previste dalla normativa? La prima regola è rispettare gli adempimenti previsti dalla Decreto Legislativo 81/08.

CCNL - CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I DIPENDENTI DI AGENZIE DI SICUREZZA SUSSIDIARIA NON ARMATA E DEGLI ISTITUTI INVESTIGATIVI. AISS - UGL Terziario - UGL Sicurezza Civile - Federterziario

http://webdatacdn.gefico.it/sicurezzasussidiaria.eu/pub_docs/CCNL-INV-SEC-aggiornato.pdf

CCNL SECURITY - Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori dipendenti delle imprese esercenti attività di Investigazione Privata, Agenzia di Sicurezza Sussidiaria, Guardie Giurate, Portierato, Guardiania, Steward da Stadio e Sicurezza Privata. UNSIC - FEDERSECURITY - CONFAEL

http://www.vigilanzaprivataonline.com/vigilanza-in-download/category/5-ccnl.html?download=145%3Accnl-sicurezza-sussidiaria-federsecurityunsicconfael

CCNL INVESTIGATORI PRIVATI - CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I DIPENDENTI DEGLI ISTITUTI INVESTIGATIVI PRIVATI E AGENZIE SICUREZZA SUSSIDIARIA. FEDERPOL - FESICA CONFSAL - CONFSAL FISALS - CONFSAL

http://www.vigilanzaprivataonline.com/vigilanza-in-download/category/5-ccnl.html?download=124%3Accnl-dipendenti-istituti-investigazioni-private-agenzie-sicurezza-sussidiaria


CCNL INVESTIGATORI PRIVATI: FEDERPOL E CONFSAL A CONFRONTO

ROMA - Nella prestigiosa cornice dell'Università Marconi di Roma, il 2 marzo Federpol e Fesica Confsal hanno presentato il nuovo CCNL per dipendenti degli istituti investigativi privati e agenzie di sicurezza sussidiaria. Il Contratto, depositato il 21/12/2011 al Ministero del Lavoro, inquadra tutti i lavoratori dipendenti che gravitano attorno all’articolata realtà delle investigazioni private e della sicurezza privata:

venerdì 6 aprile 2012

SENTENZE E CASSAZIONE


SENTENZA:
Tradimenti su Facebook: chat e messaggi privati non "entrano" in giudizio.
Da che esiste Facebook sono aumentate le "amicizie", virtuali o reali che siano, ma anche il numero di separazioni e divorzi; insomma, diciamocela tutta, tradire è diventato più facile!
E allora ecco che un'amicizia iniziata per caso può diventare una vera e propria tresca; che a casa si litiga per una foto di troppo pubblicata o per un messaggio "ambiguo" scoperto.
Ma niente paura perchè il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) in una recentissima sentenza ha disposto che la corrispondenza segreta composta da messaggi privati e conversazioni in chat su facebook è coperta dalla massima riservatezza e che quindi non può essere riprodotta come prova in tribunale; nè tanto meno il giudice può ordinarne l'esibizione.
Insomma sappiate che tutte le informazioni ottenute in maniera scorretta utilizzando la password del proprio compagno, comporta una innegabile violazione della privacy; questo perché i messaggi privati inviati con i social network sono tutelati come le altre conversazioni segrete e private poiché possono essere assimilate ad altre forme di corrispondenza privata e pertanto viene loro applicata la massima tutela sotto il profilo della loro divulgazione.
Tutto cambia invece per le dichiarazioni rese sulla propria bacheca, perchè non segrete o almeno pubbliche per la cerchia più o meno ampia di "amici"; queste ben possono essere ammesse come prove!
Insomma, la posta privata è inviolabile, ma attenti a calibrare bene le parole sulla bacheca perchè quelle si che possono essere utilizzate contro di voi!

CORTE DI CASSAZIONE:
IL COMPORTAMENTO IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVO ALLA SEPARAZIONE PUO' COSTARE L'ADDEBITO.
Ai fini dell’addebito conta anche il comportamento che il coniuge tiene subito dopo aver cessato la convivenza qualora costituisca una conferma dei “sospetti del passato”. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 10719/2013, rigettando il ricorso di una moglie su cui gravava la dichiarazione di addebito per essersi allontanata dal tetto coniugale insieme ai figli per diversi mesi senza dare alcuna notizia.
Secondo i giudici l’allontanamento unilaterale e non temporaneo dalla casa coniugale unitamente ai figli minori deve essere ritenuto “una grave violazione dei doveri coniugali e familiari”. Del resto, “l’allontanamento dei minori, dall’altro genitore si è protratta per un non modesto periodo di tempo ed è stato realizzato anche in violazione dei provvedimenti assunti nel corso del procedimento separativo”.
“Tale complessiva condotta - argomenta la Cassazione -, caratterizzata dall’ingiustificate imposizione unilaterale di una condizione di lontananza dell’altro genitore dai figli minori, iniziata prima della notifica del ricorso separativo e protrattasi anche dopo tale adempimento processuale è ampiamente valutabile ai fini dell’addebito, anche dopo l’effettiva instaurazione del contraddittorio in quanto […] anche il comportamento tenuto dal coniuge successivamente al venir meno della convivenza, ma in tempi immediatamente prossimi a detta cessazione può rilevare ai finì della dichiarazione di addebito della separazione allorché costituisca una conferma del passato e concorre ad illuminare sulla condotta pregressa”.

CASSAZIONE:
Corte di cassazione - Sezione I civile - sentenza 8 maggio 2013 n. 10719
Oltre che nell’ elemento oggettivo della convivenza con il figlio maggiorenne, il fondamento del diritto del coniuge separato di percepire l’assegno, risiede nel dovere di assicurare un’istruzione ed una formazione rapportate alle capacità dei figli, per consentire agli stessi di acquisire l’indipendenza economica. Il dovere cessa al momento del conseguimento dell’autosufficienza economica dei figli, consistente nelle percezione di un reddito corrispondente alla professionalità acquisita in relazione alle normali e concrete condizioni di mercato, restando attribuita al giudice di merito ogni valutazione sull’ eventuale esiguità del reddito percepito.
(Cass. Civ. del 21 Gennaio 2011 n. 1476)

CASSAZIONE:
Non è addebitabile la separazione al coniuge che intrattiene una relazione platonica su internet con un soggetto che vive a chilometri di distanza, poiché un rapporto fatto solo di scambio di mail e telefonate, senza alcun incontro fisico, non è idoneo di per sé a provocare l’intollerabilità della convivenza.
(Corte di Cassazione, sentenza del 12 aprile 2013 n. 8929)

CASSAZIONE:
Nella famiglia di fatto, il convivente more uxorio non è un semplice ospite dell’altro convivente, proprietario esclusivo della casa familiare, ma ha la detenzione qualificata dell’immobile e, quindi, può esercitare l’azione di spoglio, anche contro il partner.
(cass.civ., Sez. II, N. 7214 21.03.2013)

CASSAZIONE:
Se la ex moglie sceglie da sola la scuola privata per la figlia, senza consultare l'ex marito, questi non sarà tenuto al rimborso della retta scolastica e delle relative spese (libri, divise, etc..)
(Corte di Cassazione, sentenza n. 10174/2012)

SENTENZA:
Privacy tra coniugi
Non è reato curiosare nel cellulare del coniuge 

Il Tribunale di Milano ha sentenziato in favore del diritto di curiosare nel cellulare o nel computer del coniuge, purchè non si tratti di apparecchio coperto da segretoaziendale o di Stato.
Una limitazione alla privacy a favore del buon senso; infatti non è molto sensato parlare di privacy tra persone che si sono impegnate a condividere i loro destini.
SCARICA LA SENTENZA PER SAPERNE DI PIU'

CASSAZIONE:
Le relazioni tra colleghi devono rimanere rigorosamente top secret: la persona che, per rancore, diffonde tali notizie commette il reato di diffamazione e viola la privacy dell’interessata.
( Cassazione penale, sez. V, sentenza 02.12.2011 n. 44940)

giovedì 5 aprile 2012

IL RAPPORTO TRA PARCELLA E PRESTIGIO

L’ investigatore privato è più efficiente nelle indagini quando dipende da una cospicua parcella. Migliore è l’operato e l'esito dei risultati nell’indagine, maggiore è il prestigio che l’agenzia raggiunge. Inoltre, in un’indagine, è importante non solo il risultato finale ma anche la qualità del materiale investigativo raccolto, la gestione e lo sviluppo dell'indagine stessa. Quindi il rapporto tra parcella e prestigio dovrebbe essere direttamente proporzionale: più la parcella è cospicua e più grande dovrebbe essere il prestigio dell’agenzia, di conseguenza, i requisiti posseduti e l’alta probabilità di poter soddisfare le richieste del cliente. Nella maggior parte dei casi, però, non è così. Le parcelle “salate” non sono sinonimo di affidabilità e garanzia di un esito positivo dell’indagine, tantomeno di efficienza e qualità. Lo stesso discorso vale anche per le parcelle “regalate” con prezzi sottocosto, troppo concorrenziali e bassi rispetto al mercato. Il costo del lavoro svolto da un'Investigatore Privato è sicuramente elevato, visto i tariffari esosi; ma una realtà da tenere in considerazione e con cui fare i conti, è il fatto che talvolta non vengono rispettati gli accordi presi tra cliente e investigatore (ne sul piano qualitativo ne su quello quantitativo, cioè delle “forze lavoro” impiegate). Non tutti i clienti possono permettersi il costo di un’indagine investigativa e non mancano casi di grave incapacità, scarsa pianificazione (talvolta assente) e disonestà da parte di agenzie poco professionali o del tutto truffaldine.
Il prestigio, dunque, deve maturare dalla professionalità innanzitutto, ma anche dalla competenza impiegata nelle indagini. Ecco perchè dovrebbero essere, ad esempio, la trasparenza, la completezza d’informazione, la correttezza, l'onestà, l'attenta gestione del patrimonio del cliente, alcune delle caratteristiche presenti nell'agenzia scelta, così da affidarsi ad una struttura seria e competente.

LA PROFESSIONALITÀ NEL LAVORO


La professionalità è la capacità di svolgere la propria attività con competenza ed efficienza. Contraddistinta da qualità e caratteristiche come l’abilità, la serietà,  la preparazione, la correttezza e la diligenza. Con riferimento al rapporto di lavoro è l’insieme “di attitudini professionali richieste dalla natura delle mansioni da svolgere”. La professionalità costituisce una sorta di presupposto, di prerequisito, consente l’adempimento di quanto convenuto con il contratto di lavoro, ma ciò che viene dedotto nel contratto è pur sempre una prestazione; prestazione che il lavoratore sarà in grado di adempiere solamente se possiede la relativa professionalità. “Il contratto di lavoro realizza uno scambio tra professionalità e retribuzione”. La professionalità pertanto pur non costituendo l’oggetto della prestazione, ne costituisce un presupposto. Il datore di lavoro attende una prestazione conforme alle proprie aspettative in funzione della conoscenza della professionalità della controparte. Il lavoratore, dal canto suo, sarà in grado di assumersi l’impegno a svolgere una determinata prestazione e successivamente ad adempierla, grazie alla professionalità posseduta.

Sitografia


mercoledì 4 aprile 2012

venerdì 17 febbraio 2012

COME DIVENTARE INVESTIGATORE PRIVATO OGGI? MA PRIMA DI TUTTO, COME DIVENTARE UN COLLABORATORE INVESTIGATIVO (CIIE) ED UN INVESTIGATORE PRIVATO DIPENDENTE DI ISTITUTO?

Come diventare investigatore privato

Con il Decreto Ministeriale 01 dic 2010 n. 269, in vigore dal 15-03-2011, è stata riorganizzata la disciplina relativa agli istituiti di investigazione privata.


  




CHI È IL COLLABORATORE PER GLI INCARICHI INVESTIGATIVI ELEMENTARI?

collaboratore incarichi investigativi elementari

Scritto da Ilaria Garaffoni   
Lunedì 21 Novembre 2011 12:36
Alla luce del nuovo quadro regolamentare, l'organizzazione aziendale di un'agenzia di investigazioni può prevedere la presenza di ben cinque diverse figure, cui la legge impone distinti requisiti formativi e professionali, oltre che diverse competenze e limiti operativi. 
Bisognerà quindi abituarsi a ragionare a compartimenti stagni per soddisfare le diverse imposizioni normative richieste alle vecchie e nuove figure che possono orbitare nell'agenzia di investigazioni. Stiamo parlando di:
 


giovedì 16 febbraio 2012

CHI SI OCCUPA DI UN CORSO DI FORMAZIONE TEORICO-PRATICO PER I COLLABORATORI INCARICHI INVESTIGATIVI ELEMENTARI?


CHI SI OCCUPA DI UN CORSO DI FORMAZIONE TEORICO-PRATICO PER I COLLABORATORI INCARICHI INVESTIGATIVI ELEMENTARI?

Le molteplici esperienze nel mondo del lavoro, mi hanno insegnato che è fondamentale non affrontare una collaborazione di lavoro in modo approssimativo e superficiale. Nonostante la necessità comune delle agenzie investigative di avvalersi di collaboratori investigativi esperti e competenti, pochi o forse nessuno si è prodigato nello sviluppare un corso interno alla propria Agenzia, per formare il proprio personale e rispondere ai quesiti del tipo: "Una volta che mi viene affidato un caso, da dove inizio? e come devo comportarmi? fino a dove mi posso spingere per non violare la legge? che strategia devo utilizzare? e che piano di lavoro devo seguire? Qual'è l'equipaggiamento e l'attrezzatura di cui mi devo munire? ".
 Un corso, se non altro, dedicato a quelli più validi e meritevoli, possibili futuri componenti di una squadra investigativa efficiente. Con l'entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale del 01 dic 2010 n. 269 le cose sono cambiate e così anche la figura del collaboratore. Un ottima occasione per le associazioni di categoria di prendere la palla al balzo e di interessarsi finalmente alla formazione proponendo corsi di approfondimento e di formazione per gli investigatori privati ed i collaboratori investigativi. ( In data 15.6.2012 il Presidente del Comitato Formazione Professionale Federpol, Gaetano Bernieri, si è recato presso l’Università degli Studi di Perugia-Narni, Facoltà di Scienze per l’Investigazione e per la Sicurezza. Il tema dell’incontro, organizzato dalla dottoressa Sabina Curti, è stato il prossimo CORSO  COLLABORATORI INCARICHI INVESTIGATIVI ELEMENTARI, che si terrà in collaborazione con l’ateneo e con l’Associazione Italiana Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza. Il progetto è al vaglio del Senato Accademico e, in caso di approvazione, sarà svolto nella seconda decade di ottobre 2012. http://www.federpol.it/comitato-formazione-professionale/corso-collaboratori-indagini-eelementari ).  Come disse Jean Jacques Rousseau: "si è curiosi soltanto nella misura in cui si è istruiti"... ma allora la domanda nasce spontanea: Come mai negli anni passati nessuno, ne le associazioni di categoria ne le agenzie investigative, si sono mai interessate e preoccupate per la formazione dei loro e degli altri collaboratori investigativi, futuri Investigatori Privati? Inoltre, innumerevoli corsi di formazione sono sempre stati proposti in passato da molte Agenzie I. , centri di formazione etc. etc. , ma realmente con l'intento di formare la categoria dei futuri Investigatori Privati? O soltanto per riempire le tasche dei più furbi?