lunedì 30 ottobre 2017

IL PEDINAMENTO A PIEDI: SITUAZIONI (PARTE I)






by Andrea Frighi

Eccoci di nuovo a parlare del pedinamento a piedi.

Oggi illustro le situazioni in cui vi imbatterete frequentemente durante questo tipo di operazione.

1. MEZZI PUBBLICI
Pedinare sui mezzi pubblici costituisce la situazione più frequente per un investigatore appiedato. Se il vostro pedinato si sposta abitualmente a piedi capiterà spesso che egli usufruisca di tram, bus o metropolitana per raggiungere la propria destinazione.

La difficoltà sta nell’elevato numero di persone presenti in situazioni come queste. E’ risaputo che le metropolitane sono spesso affollate ma i tram, gli autobus e le corriere non sono da meno specialmente nell’ora di punta. In queste situazioni è necessario rimanere letteralmente “incollati” al vostro sorvegliato. Il rischio di perdere contatto è altissimo ed è sufficiente un secondo di distrazione.

Se vi ritrovate abitualmente ad eseguire pedinamenti nelle grandi città dotatevi di abbonamenti o per lo meno di carnet predisposti per più viaggi. In questo modo se il vostro sorvegliato non dispone di un biglietto sarà sufficiente attendere che lo acquisti e poi marciare dietro di lui, in caso contrario dovrete dire addio alla sorveglianza.

In metropolitana servitevi della sua stessa carrozza, non pensate di salire a bordo di un vagone diverso con l’intenzione, ad ogni fermata, di vedere se si allontana. Sprechereste energie inutilmente. Ormai le metropolitane sono così affollate che il vostro uomo non si accorgerà di nulla, anche qualora vi incollaste a lui, sempre che non abbia sospettato qualcosa in precedenza.

Evitate di incrociare troppo spesso il suo sguardo, tenete perciò d’occhio un particolare del suo abbigliamento o una sua parte del corpo e nascondetevi tra la folla senza che lui possa osservarvi negli occhi. Anche qui le modalità cambiano a seconda della situazione: se state svolgendo un’indagine per concorrenza sleale e il vostro sorvegliato sta conversando con un concorrente dovrete osare e avvicinarvi un po’ di più per ascoltare i discorsi.

Sul tram o sugli autobus comportatevi come in metropolitana, anche se in questi casi, tranne che nelle ore di punta, la folla è meno consistente perciò il rischio di essere individuati è più alto. State attenti quindi al momento in cui siete in attesa alla fermata. Fatevi vedere il meno possibile, posizionandovi dietro il pedinato oppure dietro la pensilina o a un cartello.
Insomma qualunque cosa purché il vostro uomo possa notarvi il meno possibile poiché inevitabilmente vi osserverà all’interno della carrozza. Qui fingete di osservare il vostro smartphone e di essere magari impegnati ad inviare sms. Evitate di fingere una conversazione telefonica: così facendo fornirete inutilmente un’informazione in più al sorvegliato, il quale potrebbe riconoscere la vostra voce in futuro. Osservate il panorama dal finestrino (e magari dal riflesso cercate di capire se il vostro uomo è attento) insomma qualsiasi cosa che vi faccia sembrare un normale fruitore di mezzi pubblici. In tutto questo ricordate di controllare ogni qual volta il vostro uomo, sia per capire il suo livello di attenzione sia per non perderlo di vista quando scende alla sua fermata.

Se siete in due all’interno di un mezzo pubblico evitate di far capire alla gente che siete insieme, poiché due che si conoscono e non parlano durante la traversata potrebbero insospettire (vi ricordo che conversare porterebbe il vostro uomo a riconoscere le vostre voci). Separatevi quindi e posizionatevi a distanze diverse dal sorvegliato, in modo da poterlo controllare entrambi.

Segnalate il numero della fermata cui il vostro uomo aspetta il mezzo pubblico, il nome della via e l’altezza cui si trova la pensilina. Quando il mezzo giunge segnalate l’orario, il numero (che sia tram o autobus), la sua destinazione finale. Segnalate inoltre il nome della fermata di destinazione del sorvegliato.
Quando siete a bordo di mezzi pubblici evitate di utilizzare il registratore vocale per prendere appunti, ma servitevi delle “note” del vostro cellulare o di qualsiasi altra applicazione “silenziosa”. In questi casi risultano ancora utili penna e taccuino.

2. STAZIONE DEI TRENI
La stazione merita un discorso a parte. Di solito quando siete obbligati a prendere il treno insieme al vostro sorvegliato conoscete la meta grazie al Cliente. Può capitare però che voi non sappiate nulla e che di punto in bianco il vostro uomo decida di prendere il treno.

Quando il pedinato approda in stazione, se non vi è giunto per accompagnare o aspettare qualcuno, esistono due possibilità: egli ha già acquistato il biglietto on-line oppure deve ancora acquistarlo.

E’ chiaro che se il vostro uomo ha già il biglietto e voi non eravate preparati ad un eventuale “viaggio” la situazione si complica notevolmente. Il più delle volte non potrete fare altro che seguire il sorvegliato sino alla piattaforma, osservare la destinazione del suo viaggio e riportare la notizia al Cliente. Ovviamente se il vostro uomo arriva sul binario con largo anticipo sarebbe sufficiente una bella corsa: acquistate un biglietto per la stessa destinazione (e per lo stesso treno, sempre che ce ne siano di disponibili) e salite insieme a lui. Nel caso contrario potreste arrischiarvi di salire comunque in carrozza senza biglietto ma è caldamente sconsigliabile in quanto il controllore vi inviterebbe a scendere senza troppi complimenti e rimedierete anche una bella multa.

Nel caso in cui il sorvegliato non abbia ancora acquistato il biglietto andrete incontro anche questa volta a due possibilità: egli può effettuare l’acquisto in biglietteria oppure tramite gli appositi sportelli self-service. In quest’ultimo caso sarà sufficiente posizionarsi dietro di lui mentre effettua l’acquisto e osservare lo schermo su cui sta digitando, cercando di capire la stazione di destinazione. Una volta allontanatosi acquisterete un biglietto per la medesima meta.

Se il vostro uomo si reca in biglietteria la situazione si complica. Dovrete tendere bene le orecchie quando egli renderà edotto il cassiere sulla destinazione del suo viaggio per acquistare il biglietto. Questo non è sempre facile a causa dell’alto numero di persone presenti in questi posti e dell’elevato vociare che rende difficile la vostra operazione.

Se siete riusciti a salire sullo stesso treno avrete portato a termine la parte più difficile del vostro compito. Infatti da qui in avanti non dovrete fare altro che comportarvi come in metropolitana o come su qualsiasi altro mezzo pubblico, con la agevolazione di poter stare molto più lontani dal vostro uomo. Ogni tanto buttate l’occhio ma la maggior parte delle volte potete stare tranquilli: nessuno acquista un biglietto del treno per una certa destinazione e poi scende a una fermata precedente, a meno che non sia un consumato criminale che abbia voluto mettervi su una falsa pista.

3. AEROPORTO
Cominciamo subito col dire che se state pedinando qualcuno e questi si reca inaspettatamente all’aeroporto per intraprendere un viaggio in aereo non potrete fare altro che osservare il suo imbarco, leggere la destinazione e riportare la notizia al cliente. Altro non è possibile fare, a meno che qualcuno all’ultimo momento non rinunci alla prenotazione per quello stesso volo, ma è fantascienza e la vita non è un film.

Spesso l’aeroporto è il luogo ove comincia un servizio investigativo. La situazione è classica: il pedinato torna da un viaggio di lavoro e bisogna seguirlo per vedere dove si rechi e chi incontri.

In questo caso la situazione si fa più complicata, sia all’interno dell’aeroporto sia all’esterno.
Giungete all’aeroporto con buon anticipo e studiate la situazione. Come già spiegato nell’articolo sui sopralluoghi è necessario carpire i segreti del territorio su cui cacciate. Andate a prendere un caffè e intanto studiate l’interno dell’aeroporto, le possibilità di uscita dalla struttura e l’area da dove potrebbe passare il vostro uomo una volta giunto a destinazione. Cercate di capire quante persone sono necessarie per riconoscerlo quando uscirà dalla zona di scalo. Tenete conto che da quell’area si allontanerà un numero di persone che definirei “impressionante” perciò dovrete aguzzare la vista al massimo, soprattutto se è la prima volta che seguite il soggetto e quindi non lo conoscete bene.

Studiate anche l’esterno per avere un’idea in merito alle possibilità di cui il sorvegliato dispone.

Se egli ha parcheggiato l’autovettura di proprietà presso una delle apposite aree e il cliente non vi ha avvisato, seguirlo diventerà impossibile. Di solito è sconsigliabile cominciare il servizio da un aeroporto e se siete partiti da qui ciò accade perché il Cliente è sicuro che il vostro uomo non dispone di autovettura. Egli avrà tre possibilità: allontanarsi a bordo di un taxi, a piedi raggiungendo le navette oppure si farà passare a prendere da qualcuno a bordo di un’altra auto.

Se siete soli non risolverete granché, le alternative sono numerose e, a meno che non avete un colpo di fortuna, perderete irrimediabilmente contatto.
Bisogna essere almeno in due (o addirittura in tre): il primo investigatore si posizionerà in modo da seguire il vostro uomo se egli decidesse di servirsi di un taxi, l’altro in modo da seguirlo a piedi se dovesse servirsi di mezzi pubblici.
Anticipatamente studiate l’area dove è più probabile che sosti qualcuno che ha intenzione di passare a prendere il sorvegliato con un’auto e posizionatevi anche per coprire quell’eventualità.

Con un po’ di organizzazione si può fare di tutto: ad esempio se il vostro uomo si allontana a piedi, uno dei due investigatori si allontanerà per seguirlo, l’altro dapprima parcheggerà al meglio l’auto del primo detective (per evitargli la multa o la rimozione forzata) e raggiungerà il collega una volta che l’uomo sia giunto a destinazione con la navetta. Come spiegato più volte è necessario un grande affiatamento tra colleghi, anche di questo discuteremo in un articolo specifico.

L’altra situazione tipica di un lavoro in aeroporto sarà quando siete stati informati in precedenza dal cliente dell’eventualità che il pedinato prenda l’aereo, pertanto avrete già acquistato il biglietto. Sarete quindi pronti ad effettuare il check-in insieme al pedinato, se non lo avete già effettuato on-line. Verificate effettivamente che il vostro uomo salga a bordo del vostro aereo, poi potrete prendervela comoda: l’aereo non fa fermate ;p .

All’interno dell’aeroplano posizionatevi in modo che non vi possa vedere: se per una sfortunata coincidenza il biglietto vi ha destinato un posto vicino al suo, cambiate posizione se ne avete la possibilità.

Anche in questo caso valutate il grado di rischio in base all’obiettivo dell’indagine: se il vostro uomo è solo e lo state seguendo perché potrebbe incontrare l’amante nel luogo di destinazione, è totalmente inutile farsi vedere. Se invece è già con l’amante ed essi assumono pose compromettenti potrete osare un po’ di più.

Seguivo due amanti a bordo di un aeroplano diretto in una nota località tropicale. Stazionavo diversi posti dietro di loro ma riuscii ad accorgermi di strani movimenti presso la loro postazione. Da dove ero io non riuscivo a scattare fotografie anche perché non vedevo cosa effettivamente stesse accadendo. Aspettai che i bagni fossero occupati poi mi alzai e indugiai vicino agli steward, in attesa che si liberasse una toilette. Da quella posizione vedevo perfettamente i due amanti mentre si scambiavano continuamente baci alla francese. Facendo finta di maneggiare annoiato il mio smartphone, effettuai una ripresa esaustiva che immortalava l’atteggiamento dei due fedifraghi.

Giunti a destinazione seguitelo a debita distanza e sperate di recuperare le vostre valigie prima di lui. Se ciò non dovesse accadere non preoccupatevi: in questi casi il servizio viene eseguito da almeno due investigatori, così uno seguirà il sorvegliato, l’altro attenderà le valigie di entrambi. Dall’uscita dell’aeroporto si prospetteranno le medesime possibilità descritte in precedenza. In questi casi la situazione è ancora più complicata poiché sarete sprovvisti di autovetture. Se il vostro sorvegliato ne noleggia una, fatelo anche voi e cercate di capire quale autovettura gli è stata affidata. Dovrete avere la fortuna di riuscire a seguirlo fuori dal parcheggio dell’autonoleggio. Se sale a bordo di un taxi, dovrete necessariamente salire su quello appena dopo e chiedere al conducente di seguire il collega.

4. CENTRO COMMERCIALE
Il pedinamento all’interno del centro commerciale è tra i più agevoli che ci possa essere.

Dato l’elevato numero di frequentatori il rischio di essere individuati è minimo. Non dovrete fare altro che confondervi tra la folla e comportarvi come un cliente qualsiasi. Se il vostro indagato si ferma ad osservare uno scompartimento, fate la stessa cosa con aria distratta tenendovi a debita distanza. Per mezzo del vostro smartphone potete scattare ottime fotografie senza essere visti.

La difficoltà in questi casi attiene più che altro alla decisione di entrare o meno nel centro commerciale insieme al vostro uomo. Come al solito questo dipende dalle esigenze di servizio. Il mio consiglio è quello di non avere timore e di seguirlo sempre, dal momento che posti come questo offrono una grande copertura, ma come al solito dipende dal livello di attenzione mostrato dal vostro uomo sino a quel momento oppure da esigenze di servizio.

Un rapido esempio: se state svolgendo un servizio matrimoniale e il sorvegliato accede, solo, al centro commerciale, una volta seguitolo all’interno per i primi minuti e constatato che non aveva appuntamenti potete tranquillamente uscire e aspettarlo fuori, fotografandolo con i vari sacchetti degli acquisti mentre torna presso la propria auto. Al contrario, se accede al centro commerciale insieme all’amante è opportuno verificare l’atteggiamento dei fedifraghi e documentarlo con fotografie. I due amanti potrebbero camminare abbracciati, mano nella mano, oppure scambiarsi effusioni in pubblico perciò, data l’ottima copertura che forniscono i centri commerciali, è consigliabile seguire i due amanti all’interno.

Seguivo una coppia di amanti per conto di una cliente. Ad un certo punto i due fedifraghi fecero ingresso in un centro commerciale. Consapevole della copertura che offrono questi luoghi, entrai anch’io e li seguii all’interno. Dopo un’ora trascorsa ad osservare i negozi, i due amanti si recarono nella zona toilette. Io attesi fuori aspettandomi che uscissero da un momento all’altro. Dopo dieci minuti di attesa però nessuno dei due si fece vedere. Mi arrischiai pertanto ad entrare nel bagno degli uomini ma il mio indagato non c’era. Diedi una sbirciata veloce (da fuori) nel bagno delle donne ma nemmeno l’amante era visibile. Cominciai a credere di essermi distratto e stavo già pensando di uscire dal centro commerciale ad attendere i fedifraghi presso la loro auto. Poi notai che poco fuori dai bagni era ubicata la toilette riservata ai disabili. Drizzai le orecchie e sentii delle risate provenire dall’interno. Feci perciò cadere a terra una monetina e con la scusa di raccoglierla guardai sotto la porta, senza insospettire i presenti. Riconobbi le scarpette col tacco indossate dall’amante poco prima. Ella era scalza e riuscivo a vedere persino la sua gonna gettata sul pavimento in un angolo. Era chiaro che i due amanti si erano appartati nel bagno dei disabili per amoreggiare.

Se indagate su un caso di concorrenza sleale è necessario verificare gli spostamenti del soggetto all’interno del centro. Questi spesso sono luoghi di incontri e di appuntamenti. Non vorreste perdervi l’incontro tra il vostro uomo e la concorrenza, vero?

All’interno del centro commerciale seguite il soggetto con aria disinvolta, fate finta di osservare le vetrine quando lo fa anche lui, tenendolo sempre sotto controllo. Quando la folla è rilevante, state letteralmente incollati al vostro uomo tentando di carpirne i discorsi nel caso stia interagendo con un’altra persona oppure al telefono cellulare.
Quando fa ingresso in uno dei tanti negozi del centro valutate se aspettarlo all’esterno oppure accedere insieme a lui. Questo dipende dai soliti fattori: livello di attenzione del soggetto fino a quell’istante, numero di persone presenti nel negozio, obiettivo dell’indagine, possibilità di effettuare buoni scatti.

Mantenete un livello di attenzione costante: in questi luoghi è facilissimo perdere contatto considerata l’alta densità di frequentatori, è sufficiente un attimo di distrazione per lasciarvi sfuggire il vostro uomo.

Se ciò accadesse non perdetevi d’animo: come un cacciatore esperto andate a caccia della vostra preda, fatelo velocemente percorrendo tutti i corridoi ed esplorando uno a uno i negozi del centro commerciale sino a che non avrete ripreso contatto visivo. Se siete soli datevi al massimo dieci minuti di tempo per ritrovarlo dopodiché considerate l’idea di uscire dal negozio e attendere il vostro uomo all’esterno. Se siete in due, un investigatore si recherà immediatamente presso l’uscita del centro commerciale o presso l’autovettura del soggetto mentre l’altro potrà scovare l’indagato all’interno dell’esercizio con maggiore tranquillità.

5. SUPERMERCATO
Quando il vostro uomo si reca all’interno di un supermercato la maggior parte delle volte non dovrete fare altro che attendere all’esterno, nelle vicinanze della sua auto. E’ raro che esigenze di servizio costringano l’investigatore ad accedere a un supermercato insieme all’indagato, il più delle volte sarà sufficiente attenderlo all’esterno effettuando ottimi scatti mentre esce con i sacchetti in mano, oppure con il carrello della spesa quando ripone gli acquisti nel bagagliaio.
I supermercati non sono luoghi di incontri e quasi sempre il vostro uomo vi accederà solo per fare la spesa, a meno che non svolga attività all’interno.

L’ingresso in un supermercato diventa rilevante nel caso in cui il vostro uomo stia usufruendo del permesso per malattia (ad es. per mal di schiena, oppure per frattura al polso ecc…). In questi frangenti documentare che il soggetto riponga nel bagagliaio una pesante confezione di bottiglie d’acqua oppure grossi sacchetti della spesa è utile ai fini dell’indagine e costituisce un’ottima prova per il convincimento del giudice: esse sono di fatti attività che contrastano con la “malattia” dichiarata dall’indagato.

Per oggi abbiamo concluso, non perdetevi la seconda parte, dove parleremo di pedinamenti nei bar, nei ristoranti, in spiaggia, parchi o piscine, in palestra, in teatro o all’interno di un condominio.



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