by Andrea Frighi
Non esiste cosa più angosciante del sospetto che vostro figlio faccia uso di sostanze stupefacenti.
Non esiste cosa più angosciante del sospetto che vostro figlio faccia uso di sostanze stupefacenti.
Intervenire prima che la situazione possa precipitare
è fondamentale, sia per tutelare la salute del ragazzo sia per restituire ai
genitori una certa serenità interiore.
In questo articolo andremo ad elencare quali sono i
segnali che palesano il consumo di sostanze stupefacenti da parte di un ragazzo
di età compresa tra i 13 e i 18 (o più) anni.
Una precisazione prima di cominciare: un segnale
soltanto tra quelli elencati sotto non dimostra inequivocabilmente l’utilizzo
di sostanze psicotrope.
Per capire se il ragazzo faccia realmente uso di
stupefacenti è necessaria una valutazione globale, nonché la simultaneità di
almeno 3 o 4 dei segnali sotto enumerati, per altro ripetuti nel tempo.
Faccio subito un esempio: tra i segnali, descrivo che
la presenza di “occhi rossi” indica la possibilità che un ragazzo consumi
hashish o marjuana. Ma l’arrossamento degli occhi può presentarsi per
un’infinità di motivi (un’infiammazione, un corpo estraneo, un semplice
pianto). Perciò assumete questi “segnali” con coscienza e intelligenza,
valutando globalmente la situazione e tenendo conto che uno soltanto di questi
“campanelli d’allarme” non è sufficiente.
Cercate di valutarli anche in base alle abitudini di
vostro figlio: se gli indicatori non denotano un cambiamento nelle abitudini o
nel suo stile di vita forse non sono così preoccupanti.
Di contro, se il più delle volte vostro figlio
presenta occhi rossi, bocca impastata, si nutre a ore impensabili di dolci e
bevande zuccherate e in più fasi avete trovato nelle tasche del suo zaino
cartine e accendini allora potete realmente pensare che faccia uso di
cannabinoidi.
Senza tergiversare troppo andiamo a
scoprire quali sono i “segnali” che denotato in un ragazzo l’uso e consumo di
sostanze stupefacenti.
1. ODORA DI FUMO
Se vostro figlio torna a casa “puzzando” di fumo,
significa con ogni probabilità che ha cominciato a fumare. Certo è possibile
che a scuola frequenti ogni giorno amici fumatori e che il fumo delle loro
sigarette abbia intaccato anche i suoi abiti.
Ma tenete conto che, in età adolescenziale, il gruppo
dei pari assume un’importanza cruciale e pur di assimilarsi ad esso e seguire
la massa, vostro figlio è disposto a venir meno agli insegnamenti ricevuti
durante l’infanzia, anche a quelli più importanti. Se gli amici di vostro
figlio fumano, considerate come reale la possibilità che abbia già provato,
oppure che comincerà presto.
Alla vostra richiesta di spiegazioni in merito
all’odore emanato dai suoi abiti, spesso il ragazzo adopererà scuse del tipo:
<<sono i miei amici che fumano, il loro fumo mi intacca i
vestiti>>.
Resta inteso che il solo odore di fumo
non denota necessariamente anche il consumo di cannabis (hashish o marjuana),
cosa che potete comunque dedurre dal tempo trascorso dalla prima volta che avete
sentito odore di fumo sui suoi abiti. Se ciò accade da più di un anno è molto
probabile che abbia cominciato a far uso di cannabinoidi. Tenete conto che di
solito i ragazzi cominciano a consumare “spinelli” dall’età di 14-15 anni.
2. ESCE DI CASA TUTTI
I POMERIGGI
Se dopo lo studio vostro figlio non può fare a meno di
incontrare i suoi nuovi amici o se rinuncia totalmente a studiare per uscire di
casa, allora è probabile che stia facendo uso di cannabinoidi (hashish e
marjuana). Spesso tale sostanza viene consumata in compagnia e difficilmente il
ragazzo, specie se è all’inizio della dipendenza, fa uso di tale droga in
solitario. Ciò accade soltanto quando raggiunge un alto livello di dipendenza e
in quest’ultima circostanza per lui diventa “necessario” assumere la sostanza
sin dal mattino, o comunque appena ne ha la possibilità.
Nella maggior parte dei casi invece la
droga viene procurata dagli amici e soltanto loro ne hanno immediata
disponibilità. Per questo motivo chi fa uso di hashish o marjuana uscirà di
casa quasi tutti i giorni pur di fumare uno spinello.
3. TROVATE “OGGETTI
PARTICOLARI” NELLE TASCHE DEL GIUBBOTTO, DEI PANTALONI O DELLO ZAINO
Può trattarsi di accendini, cartine (soprattutto
cartine lunghe), filtri. Tutti strumenti propedeutici alla creazione di uno
spinello. Fate particolare attenzione al portafogli di vostro figlio: se da un
momento all’altro custodisce numerosi biglietti della metropolitana (o del
treno) già utilizzati, spesso significa che li conserva per fabbricarsi da solo
i filtri per uno spinello. Il medesimo discorso vale per cartoncini di ogni
tipo.
Dedicate particolare cura al garage di casa vostra, se
ne avete uno: può capitare infatti che vostro figlio, tornando da scuola e
parcheggiando il motorino nel box, nasconda tali oggetti (se non addirittura
cime di marjuana, o piccoli pezzi di hashish) all’interno di contenitori di
vario tipo scarsamente utilizzati (vecchie cassette per gli attrezzi ecc.).
Controllate a sorpresa il sotto-sella del suo motorino, il sottoscala del vostro
condominio o della vostra abitazione: tali ammennicoli possono essere nascosti
anche lì.
Andate alla ricerca di pipe in vetro, cilum, bong o
altri oggetti che appaiono appositamente fabbricati per fumare qualcosa, di
solito si riconoscono immediatamente.
Quello rappresentato sotto è un “cilum”,
un oggetto che viene riempito con tabacco e hashish e viene fumato, solitamente
in compagnia (nota: immagine presa dal sito www.hemporium.vi.it)
Sotto viene raffigurata una classica
pipa in vetro, utilizzata per fumare hashish o marjuana, e altre sostanze più
pericolose (nota: immagine presa dal sito www.etnogrow.com)
Sotto è raffigurata una “bong”: uno
strumento che viene riempito con acqua, per mezzo del quale è possibile fumare
un impasto formato da tabacco e marjuana (nota: foto presa da
www.grasscity.com)
Anche la metà di una noce di cocco vuota
può indicare l’utilizzo di hashish o marjuana: spesso tale oggetto viene
adoperato come supporto per mescolare con più facilità l’impasto di uno
spinello (foto presa da it.depositphotos.com).
Interessante infine l’oggetto sotto
illustrato.
Si tratta di un “grinder” (foto presa da DHgate.com),
uno strumento utilizzato per tagliuzzare la marjuana. Se trovate uno di questi
nelle tasche di vostro figlio allora avrete la certezza che abbia cominciato a
fumare cannabis.
In generale il fatto di scovare, in qualsiasi angolo
della casa, gli oggetti sopra elencati costituisce la matematica certezza che
vostro figlio ha cominciato a fare uso di cannabinoidi (hashish, marjuana).
Alla richiesta di spiegazioni il più delle volte
risponderà che tali “oggetti” sono di proprietà di un amico, il quale per non
farsi “beccare” dai genitori ha dato loro in custodia tali ammennicoli.
Un’ultima cosa: se siete a conoscenza
del fatto che vostro figlio fuma sigarette fate attenzione al suo pacchetto. Se
conserva ancora lo strato inferiore della pellicola di plastica (utilizzata per
l’apertura) può significare che abbia intenzione di utilizzarla in futuro
magari per sistemare all’interno della stessa piccole dosi di fumo.
4. OCCHI ROSSI
Una delle conseguenze immediatamente
visibili dell’uso di marjuana o hashish è l’arrossamento degli occhi. La
reazione è percepibile anche quando l’effetto di euforia indotto dalla droga è
terminato da poche ore. Se osservate spesso questa “risposta” negli occhi di
vostro figlio è probabile che abbia cominciato a fare uso di cannabis.
5. SI INGOZZA DI CIBI
DOLCI, CIOCCOLATO, SUCCHI DI FRUTTA
L’utilizzo prolungato di hashish e
marjuana, oltre ad abbassare le difese immunitarie, provoca un inevitabile calo
degli zuccheri. Spesso perciò chi ne fa uso cerca di compensare questo calo di
pressione con bevande zuccherate, dolciumi, cioccolato e quant’altro. Se vostro
figlio consuma a ore impensabili, cioccolato, dolci o succhi di frutta molto
zuccherati, tale atteggiamento può indicare che abbia cominciato a fare uso di
cannabinoidi.
6. HA LA BOCCA
IMPASTATA
La “bocca impastata” è un effetto
collaterale, similmente agli occhi arrossati, dell’uso di hashish o marjuana,
anche a distanza di tempo e a effetti terminati. Se osservate che vostro
figlio, in particolari circostanze, articola male le parole perché ha la bocca
impastata significa che probabilmente qualche ora prima ha fatto uso di
cannabinoidi. Il soggetto in questione potrebbe avere bisogno in continuazione
di bere acqua per contrastare gli effetti della “salivazione azzerata”.
7. TORNANDO A CASA VA
SUBITO A FARSI LA DOCCIA
Se vostro figlio non ha intenzione di
rispondere alle vostre domande, oppure se non vuole rendere percepibili gli
effetti delle sue fumate, state certi che rientrando a casa troverà
immediatamente qualcosa da fare: il caso tipico è farsi subito la doccia. Una
doccia calda permette infatti di trascorrere un momento di solitudine e
consente di “riprendersi” più facilmente grazie all’acqua, che in generale
acuisce gli effetti di qualsiasi sostanza.
8. DETERIORAMENTO DEL
RAPPORTO CON I GENITORI
Uno degli effetti più spiacevoli dell’inizio di una
dipendenza da stupefacenti da parte di vostro figlio è sicuramente il
deterioramento del rapporto con i genitori. Il ragazzo che ha iniziato a fare
uso di sostanze psicotrope vede il genitore come un nemico e comincerà ad avere
una grande paura di essere “beccato”. Per questo motivo ostenterà un
atteggiamento evasivo nei confronti della mamma e del papà ed eviterà di
interloquire con loro anche su argomenti leggeri.
Nella mente del ragazzo è sempre
presente il terrore che i genitori gli pongano domande “scomode”, perciò
tenderà ad assumere un atteggiamento reticente anche in risposta a domande
banali quali: “come è andata oggi la giornata?”. Si tratta di un circolo vizioso
senza fine che conduce all’inevitabile degrado del rapporto con i genitori.
9. PARLA RARAMENTE DEI
SUOI AMICI
Allo stesso modo potrebbe evitare il
discorso quando si tratta di raccontarvi dei suoi amici. Per vergogna o per
paura, vostro figlio, il quale sa che i suoi amici ostentano comportamenti che
i genitori hanno sempre deprecato, eviterà di parlarvi di loro oppure sarà
molto reticente a riguardo, sviando il discorso su altri argomenti o lasciando
cadere la conversazione.
10. TORNA TUTTI I
SABATI SERA ALLE 3 O ALLE 4 DEL MATTINO
Certo a 16 o a 17 anni vostro figlio ha energia da
vendere, perciò può apparire normale che torni a casa alle 3 o alle 4 del
mattino ogni sabato sera. Ma se il ragazzo non frequenta discoteche allora il
fatto di rincasare sempre molto tardi può indicare l’uso di una droga pesante
quale la cocaina.
Tale droga rende iper-attivi e, terminata la fase
estatica, il soggetto si sente stanco, abbattuto. L’insonnia è uno degli
effetti collaterali più famosi per i consumatori abituali di cocaina.
Fate caso se vostro figlio, rincasando tardi la sera,
non si corica immediatamente ma resta sveglio, magari passeggiando sul balcone,
oppure recandosi spesso in bagno a lavarsi la faccia, o ancora in cucina per
dissetarsi continuamente. Fate attenzione se passa una notte insonne, magari
tirando spesso su con il naso, altro sintomo dell’abuso di cocaina.
Non commettete l’errore di pensare che
la cocaina sia una droga appannaggio dei soli “ricchi”. Oggi con 40 € è
possibile acquistare una dose sufficiente a sballare almeno 3 ragazzi.
11. TROVATE CUCCHIAI,
CARTA STAGNOLA, BOTTIGLIE DI PLASTICA VUOTE
Se in qualche angolo della casa, sotto
il letto di vostro figlio, nel suo zaino, trovate oggetti quali: cucchiai,
carta stagnola o bottiglie di plastica vuota, allora preoccupatevi seriamente.
Tali oggetti vengono adoperati per “cucinare” e “fumare” due delle droghe tra
le più pericolose: cocaina ed eroina. Intervenite perciò tempestivamente,
contattando uno specialista.
12. SPARISCONO
IMPROVVISAMENTE SOLDI DAL VOSTRO PORTAFOGLI O DALL’ASTUCCIO DI FAMIGLIA
Questa è la situazione più grave. Per quanto oggi le
droghe abbiano un costo relativamente abbordabile, chi ne fa uso ha
costantemente bisogno di denaro. Un ragazzo che non vuole rinunciare al suo
vizio può arrivare a trafugare banconote di piccolo o grosso taglio dalle
sostanze dei genitori. Spesso il “furto” viene attuato con metodo e senza
lasciare traccia: una sera una banconota da 20 €, una settimana più tardi una
da 50 €. Quando i genitori se ne accorgono, di solito accade perché la storia
perdura da diverso tempo. Tenete conto che più il ragazzo riesce nel suo
intento senza essere scoperto, più acquisisce sicurezza in se stesso e tende ad
abbassare le sue difese: quello di solito è il momento in cui i genitori si
accorgono di essere stati a tutti gli effetti “derubati”.
Ogni volta che prelevate contanti,
tenetevi a mente la cifra esatta e ricordatevi i tagli di ciascuna banconota.
All’occorrenza cambiate di posto la busta o l’astuccio dove riponete i soldi
per la settimana, dando sempre una controllatina al vostro portafogli. Se
scoprite che i vostri soldi sono spariti non accusate vostro figlio, consultate
preventivamente uno specialista e stabilite insieme a lui la migliore strategia
da adottare, in considerazione della salute e della serenità del ragazzo.
13. QUALI DISCOTECHE
FREQUENTA
Informatevi sulla tipologia di musica che offrono le
discoteche frequentate da vostro figlio. Spesso una disamina di questi locali
aiuta a capire quali tipi di droghe siano in voga presso ciascuno di essi.
Per fare un esempio: discoteche in cui viene trasmessa
musica “commerciale” raramente sono luogo di ritrovo per spacciatori di
ecstasy. In tali ambienti è l’alcool a farla da padrona.
Diverso il caso dei locali in cui si
ascolta musica “tecno” e “house”, in generale musica elettronica. In tali
ambienti l’ecstasy è molto in voga e non è difficile procurarsi una pastiglia.
Il costo di una singola pasticca, più che sufficiente a “sballarsi” nella
maggior parte dei casi, ammonta a circa 10 € pertanto diventa agevole
procacciarsene una. Anche perché gli spacciatori di tale sostanza vagano tutta
sera per la discoteca in cerca di clienti, e non si fermano finché non hanno
venduto tutte le dosi.
14. VISUALIZZA SITI
WEB SULLE DROGHE E SULLA DIPENDENZA DA SOSTANZE
Una volta conosciuto il “mondo della
droga” è normale che il ragazzo, specie se intelligente, si informi su tutto
ciò che riguarda gli stupefacenti. Oggi all’interno dell’universo internet
esiste una mole devastante di informazioni a riguardo. Date perciò un’occhiata
alla cronologia del pc di vostro figlio (se ne ha uno personale), senza
considerare ciò un’intrusione nella sua vita privata: è vero che ogni persona
ha la sua intimità, ma a quell’età un figlio è sotto la vostra protezione e
nessuna legge sulla privacy potrà trattenervi dal compiere il vostro dovere.
Sitografia: http://www.aenigmainvestigazioni.it/come-capire-se-vostro-figlio-fa-uso-di-stupefacenti/
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