by Andrea Frighi
Addentriamoci ora nel discorso tecnico vero e proprio. Prima di conversare con le persone al fine di ottenere informazioni su un determinato soggetto (che chiameremo d’ora in avanti BERSAGLIO) è necessario uno studio preliminare di quest’ultimo.
Addentriamoci ora nel discorso tecnico vero e proprio. Prima di conversare con le persone al fine di ottenere informazioni su un determinato soggetto (che chiameremo d’ora in avanti BERSAGLIO) è necessario uno studio preliminare di quest’ultimo.
Se,
conversando con le persone, vuoi ottenere informazioni sul tuo indagato
(sia esso una persona o una società) DEVI avere una conoscenza di base del tuo
indagato!
Se non assumi alcuna informazione
preliminare ti presenterai davanti all’interlocutore completamente allo
sbaraglio, privo di qualsiasi nozione sulla persona in esame. In questo
modo ogni domanda inaspettata ti metterà in difficoltà, ogni
circostanza che non avevi previsto ti farà penare. Studiando il soggetto
preliminarmente puoi prepararti discorsi specifici ipotizzando eventuali
domande che ti potrebbero venir poste, puoi avere punti di appoggio per
stimolare la tua inventiva e la tua improvvisazione, infine puoi creare ad arte
un’idonea scusante d’approccio.
Nel caso in cui tu debba ottenere
l’informazione conversando direttamente con il bersaglio, lo studio preliminare
è NECESSARIO. In quella situazione infatti non puoi permetterti di
sbagliare l’approccio! Avrai soltanto una possibilità, dal momento che
il bersaglio è uno solo e, se fallisci, l’attacco è precluso.
Lo studio del bersaglio serve proprio a scoprire le
sue preferenze, i suoi gusti personali, le sue passioni, al fine di creare ad
arte una situazione in cui approccerai il soggetto in maniera del tutto
(secondo lui!) casuale. Il fine è quello di piacergli.
Così ti presenterai come una persona dai
gusti molto simili ai suoi.
Infatti NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE
GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO, anzi più due persone hanno gusti simili più vanno
d’accordo ed è proprio quello su cui deve puntare l’investigatore. Come abbiamo visto, devi essere una persona solare,
decisa, sicura, aperta ed empatica con il bersaglio, ma soprattutto DEVI SAPERE
COSA GLI PIACE per essere sicuro di fare centro. Poi tutto verrà automatico e
potranno essere sfruttate le capacità di cui abbiamo parlato e altre tecniche
di cui parleremo in futuro.
Comunque! Anche quando assumerai
l’informazione da altre fonti, conoscere i gusti personali della
persona-bersaglio, le sue preferenze, la sua situazione affettiva, la sua
condizione finanziaria, le sue passioni è utile per avere più alternative su
cui basare i tuoi attacchi (ribadisco: gli attacchi degli
investigatori sono “attacchi buoni”, che mirano a difendere un diritto
legittimo del proprio cliente).
L’assunto di base è semplice: più
informazioni avrai sul bersaglio, più facile sarà ottenere ulteriori informazioni
su di lui conversando con le persone.
Poi dipenderà dalla tua abilità: ti presenti davanti
all’intervistato con una scusante, conversi e cerchi di ottenere le
informazioni che ti servono sul bersaglio. In questi casi, sbagliare
l’approccio, nonostante rappresenti un grave smacco, non costituisce una
tragedia. Perché? Beh, perché se ti va male con il custode, puoi sempre parlare
con un vicino di casa, se il giornalaio fa resistenza puoi sempre approcciare
il macellaio. Ci siamo capiti insomma.
Esistono situazioni disperate in cui partirai soltanto
da un nome o un cognome o da un nominativo di una ditta ma ti assicuro che
anche in questi casi puoi ottenere grandi risultati se conosci le fonti da cui
assumere notizie utili.
Andiamo a conoscerle allora!
1. IL WEB
Non mi dilungo in ulteriori spiegazioni.
All’interno del sito puoi scaricare gratuitamente l’e-book L’INVESTIGATORE DEL WEB, dove potrai trovare tutto ciò che ti serve per
ottenere informazioni su persone e aziende sfruttando l’universo della rete.
Dal diario Facebook del mio bersaglio scoprii che,
nonostante il giovane fosse di Milano, era un tifoso sfegatato della squadra di
calcio dell’Atalanta (squadra della città di Bergamo). Da piccolo gli era
piaciuto lo stemma della società e da quel momento non aveva smesso di tifare
per essa. Il mio bersaglio frequentava ancora l’università e non fu difficile
per me approcciarlo. Mandai un mio amico di Bergamo, anch’egli tifoso
dell’Atalanta, e combinai un incontro casuale al bar, il lunedì dopo le partite
di campionato. Inutile dire che i due avevano parecchio da raccontarsi. In
seguito il mio amico mi presentò il bersaglio, il quale mi prese in simpatia
per il semplice fatto che ero l’amico di un tifoso della sua squadra del cuore.
Da quel momento potei sferrare l’attacco e ottenere le informazioni che mi
servivano.
2. LE BANCHE DATI
Le banche dati ufficiali costituiscono
un alleato prezioso per il detective professionista. Le stesse sono a pagamento ma l’investigatore spende
volentieri per consultarle, giacché le informazioni che restituiscono sono
spesso decisive. Faremo una lezione speciale sulle banche dati, qui basti
sapere che la loro consultazione può fornirti indicazioni quali:
·
proprietà immobiliari
·
diritti reali su immobili
·
varie ipoteche legali
·
parentele
·
cariche in società
·
partecipazioni societarie (quote o
azioni possedute in società di capitali)
·
autovetture o motoveicoli di proprietà
Si tratta di notizie che, se conosciute
in grosse quantità, possono essere incrociate e utilizzate per inventare una
scusante d’approccio.
Consultando le banche dati del catasto immobiliare
scoprii che il mio bersaglio era proprietario di tre appartamenti. Uno di
questi era quello in cui domiciliava, gli altri due erano a parecchia distanza
dal luogo di abitazione. Questi non erano ubicati in luoghi di villeggiatura
per cui non potevano essere case-vacanza. L’ispezione ipotecaria svelò che gli
immobili erano stati acquistati da poco e a pochi giorni di distanza l’uno
dall’altro. Mi venne in mente che il soggetto poteva essere un investitore immobiliare.
Un’ispezione su di lui mi confermò la notizia, dal momento che non era nuovo ad
acquisti e vendite di immobili nel breve periodo.
Consapevole del fatto che un investitore è sempre a caccia di occasioni proficue, feci in modo che fosse lui a contattarmi.
Sapevo dove abitava così sistemai all’interno della sua casella postale un biglietto scritto a computer. Recitava più o meno così: “VENDO APPARTAMENTO COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO – ZONA CENTRALE – URGENTE BISOGNO LIQUIDI PER FAR FRONTE A UN PROBLEMA FAMILIARE”.
Un investitore immobiliare difficilmente resiste a un annuncio del genere poiché le occasioni d’acquisto più ghiotte sono proprio quelle in cui qualcuno è costretto a vendere per imprevisti o emergenze. Anche il mio bersaglio abboccò. Avevo scritto il numero il cellulare sotto l’annuncio, un’utenza che avevo predisposto per l’occasione. Fu lui a chiamarmi, non dovetti nemmeno impegnarmi ad approcciarlo.
Consapevole del fatto che un investitore è sempre a caccia di occasioni proficue, feci in modo che fosse lui a contattarmi.
Sapevo dove abitava così sistemai all’interno della sua casella postale un biglietto scritto a computer. Recitava più o meno così: “VENDO APPARTAMENTO COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO – ZONA CENTRALE – URGENTE BISOGNO LIQUIDI PER FAR FRONTE A UN PROBLEMA FAMILIARE”.
Un investitore immobiliare difficilmente resiste a un annuncio del genere poiché le occasioni d’acquisto più ghiotte sono proprio quelle in cui qualcuno è costretto a vendere per imprevisti o emergenze. Anche il mio bersaglio abboccò. Avevo scritto il numero il cellulare sotto l’annuncio, un’utenza che avevo predisposto per l’occasione. Fu lui a chiamarmi, non dovetti nemmeno impegnarmi ad approcciarlo.
3. IL PEDINAMENTO
Pedinare il soggetto permette di
conoscere abitudini e preferenze del soggetto-bersaglio. Osservando quello che fa durante la vita quotidiana,
puoi venire a conoscenza dei luoghi maggiormente frequentati (come bar,
palestre ecc..). Qui potrai ottenere informazioni in seguito.
Inoltre grazie a un pedinamento puoi
capire quali sono le persone maggiormente incontrate, fonti utili per reperire
notizie successivamente.
Insomma il pedinamento costa grande
fatica ma è utile per raccogliere notizie che ti permetteranno di sferrare
l’attacco decisivo.
Pedinando il mio bersaglio notai che tutti i giorni,
dopo il lavoro, si fermava presso un centro scommesse. Rimaneva in loco diverso
tempo, prima di tornare a casa dalla moglie. Era evidente che fosse un patito
del gioco d’azzardo.
Cominciai a frequentare anch’io quel posto durante gli orari in cui ero sicuro che il mio indagato fosse al lavoro, in modo da abituare i gestori dell’esercizio alla mia presenza.
Successivamente cominciai a frequentare il posto anche negli orari prescelti dal mio bersaglio. Scoprii quali erano i suoi “giochi” preferiti e nei giorni seguenti feci puntate simili alle sue, fingendomi disperato quando le cose andavano male. Una sera fu lui a rivolgermi la parola. Mi disse: “tutto storto eh?”. Da quel momento cominciai a fare conversazione e potei ottenere le informazioni che mi servivano.
Cominciai a frequentare anch’io quel posto durante gli orari in cui ero sicuro che il mio indagato fosse al lavoro, in modo da abituare i gestori dell’esercizio alla mia presenza.
Successivamente cominciai a frequentare il posto anche negli orari prescelti dal mio bersaglio. Scoprii quali erano i suoi “giochi” preferiti e nei giorni seguenti feci puntate simili alle sue, fingendomi disperato quando le cose andavano male. Una sera fu lui a rivolgermi la parola. Mi disse: “tutto storto eh?”. Da quel momento cominciai a fare conversazione e potei ottenere le informazioni che mi servivano.
4. DUMPSTER DIVING
Il termine significa banalmente “frugare nella
spazzatura”. Letteralmente il suo significato è “immersione nei rifiuti”.
Premetto che “rubare” i rifiuti altrui
costituisce reato. Infatti tutto ciò che viene abbandonato
nei cassetti dell’immondizia oppure lasciato sotto la propria abitazione negli
appositi sacchi colorati diventa automaticamente di proprietà del Comune.
Perciò se rubi dai sacchi della spazzatura, rubi al tuo Comune.
Ovviamente sconsiglio di utilizzare
questa tecnica, ma è utile conoscerla perché adoperata dai più famigerati
hacker sociali.
Passando
a piedi davanti ai cancelli di una ditta specializzata in medicinali, trovai
gli scatoloni della carta abbandonati davanti alla sede, in pieno giorno e aperti.
All’interno si poteva notare una risma di fogli, sul primo dei quali era
appiccicato un post-it dove si leggeva la seguente scritta:
DATA BASE CLIENTI
LOG-IN: Alemedical23
PASSWORD: doctor23
LOG-IN: Alemedical23
PASSWORD: doctor23
Probabilmente qualche dipendente aveva riscritto le
credenziali per accedere al data-base clienti della ditta su un nuovo foglio,
gettando via il vecchio post-it senza triturarlo. In seguito la società aveva
raccolto la “carta” e abbandonato lo scatolone vicino all’ingresso in attesa
della raccolta differenziata, senza curarsi minimamente del fatto che quei
fogli fossero a disposizione di chiunque si trovasse a passare di lì. Senza
commettere alcun reato, semplicemente osservando, possedevo le credenziali per
accedere al data-base clienti di una nota ditta del settore farmaceutico!
Questo fa capire come alle volte non si
afferri la pericolosità di atteggiamenti così superficiali. Molte persone sono ingenue, credono che vada tutto
bene finché qualcuno non hackera il loro sistema di sicurezza con tecniche così
banali, commettendo danni irreparabili.
Puoi avere i migliori sistemi di
sicurezza dalla tua parte, ma se non addestri il personale attraverso
specifiche lezioni di auto-difesa (nulla a che vedere con il judo o con il
karate ), nessuna tecnologia potrà salvarti.
Avevo terminato la spesa al supermercato. Giunto ai
parcheggi esterni, mi cadde l’occhio all’interno dell’abitacolo di
un’autovettura. Sul cruscotto era appoggiato un foglio riguardante l’assunzione
di un dipendente in un’agenzia investigativa. Sul foglio erano visibili: nome,
cognome, data e luogo di nascita del dipendente, numero di matricola interno
dell’organizzazione, oltre alla mansione svolta dal soggetto (guardia giurata).
Per correttezza non cito il nome dell’agenzia investigativa, ma se i miei concorrenti
addestrano in questo modo i loro collaboratori…
Frugando tra la spazzatura di un
bersaglio è possibile reperire informazioni di tutti i tipi. Spesso semplicemente osservando da fuori i sacchi,
si riesce a capire il numero degli abitanti di un certo appartamento, le
abitudini alimentari dei componenti ecc. Una volta, tra i rifiuti della carta
di una villetta, ho scovato la fotocopia di un documento d’identità
dell’occupante completamente integra!
Ecco quali informazioni sono desumibili frugando tra i
rifiuti del vostro bersaglio:
·
abitudini alimentari
·
numero degli occupanti di un
appartamento
·
eventuali malattie sofferte (basta
leggere il nome del medicinale visibile sulla scatoletta)
·
indicazioni generali sull’età
·
quotidiani letti
·
orientamento politico
·
fatture, ricevute, acquisti effettuati
(mi è capitato di leggere l’estratto conto completo di un correntista di banca)
·
fotocopie di documenti
·
appunti personali
Il consiglio che posso dare a tutti è
quello di dotarsi di una macchina trita-documenti dall’elevato livello di
sicurezza. Non è sufficiente che il materiale sia
triturato a strisce: ho letto storie di hacker che perdevano tempo a riunire i
pezzi, se davvero interessati al documento. I fogli devono essere letteralmente
ridotti a brandelli, in modo da rendere impossibile ricostruire il documento in
futuro.
Se abiti in una villetta evita di
lasciare i rifiuti davanti a casa tua ma portali al più vicino condominio e
posizionali insieme agli altri.
Gli inquilini di un condominio sono più fortunati
poiché la loro spazzatura viene solitamente ammucchiata insieme a quella degli
altri condomini.
Tuttavia anche in questo caso non
abbassare il livello di guardia perché chi è interessato ai tuoi rifiuti
potrebbe rimanere appostato sotto la tua abitazione e attendere il momento in
cui ti liberi dei sacchi, in modo da distinguere il tuo da tutti gli altri.
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